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Nuovi dubbi avanzano sulla possibilità di quarta cessione del
credito inserita nel disegno di legge di conversione del Decreto
Legge n. 17/2022, cosiddetto Decreto Bollette.
La quarta cessione
Osservazioni e suggerimenti rilevanti arrivati dal Servizio del
Bilancio del Senato che riguardano le nuove disposizioni previste
con l’inserimento dell’art. 29-bis al disegno di legge di
conversione del D.L. n. 17/2022.
Ricordiamo, infatti, che con il nuovo articolo 29-bis sono state
previste ulteriori modifiche all’articolo 121 del decreto-legge 19
maggio 2020, n. 34 (Decreto Rilancio) che novellano, in
particolare, le lettere a) e b) del comma 1, a seguito delle
quali:
- in materia di sconto in fattura, si prevede che alle banche, in
relazione ai crediti per i quali è esaurito il numero delle
possibili cessioni sopra indicate, è consentita un’ulteriore
cessione esclusivamente a favore dei soggetti con i quali abbiano
stipulato un contratto di conto corrente, senza facoltà di
ulteriore cessione; - in materia di cessione dei crediti, si prevede la medesima
disciplina introdotta per lo sconto in fattura.
Una quarta cessione che “dovrebbe” prendere il via con
riferimento alle comunicazioni della prima cessione del credito o
dello sconto in fattura inviate all’Agenzia delle entrate, a
partire dal 1 maggio 2022.
I dubbi del Servizio Bilancio del Senato
Non poteva passare inosservato il commento nel dossier preparato
dal Servizio di Bilancio del Senato che ha evidenziato come le
disposizioni consentono una ulteriore cessione del credito di
imposta, con riguardo alle sole banche, in relazione a crediti per
i quali è stato esaurito il numero delle possibili cessioni, ed a
favore dei soggetti che abbiano stipulato un contratto di conto
corrente, senza possibilità di porre in essere ulteriori
cessioni.
Viene ricordato che la materia è stata interessata da numerosi
interventi normativi che hanno rimodulato le possibilità di
cessione dei crediti di imposta, a seguito dei quali era stata
evidenziata:
- l’assenza di effetti finanziari negativi;
- l’introduzione di un meccanismo di circolazione dei crediti
egualmente presidiato dalla tipologia dei cessionari, i quali nei
casi di cessioni successive possono essere esclusivamente soggetti
qualificati.
La nuova modifica con l’introduzione di una quarta cessione ad
un soggetto non qualificato (anche se proveniente da un soggetto
qualificato) sulla quale il Servizio di Bilancio suggerisce al
Governo maggiore attenzione e una valutazione in ordine all’impatto
delle nuove previsioni rispetto all’efficacia delle azioni di
contrasto alle frodi nel settore.
Quarta cessione a rischio frode secondo la Commissione del
Bilancio del Senato che suggerisce di svolgere un approfondimento
al fine di valutare la ragionevolezza e la coerenza della
disciplina della materia in esame nel suo complesso, così come la
stessa risulterà in conseguenza dei numerosi interventi che si sono
succeduti nel tempo.
Source: lavoripubblici.it
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