Widget Image
Posts Popolari
Seguiteci anche su:

HomeCategorieSuper Bonus 110Superbonus 110% e cappotto termico: attenzione ai materiali usati – Lavori Pubblici

Superbonus 110% e cappotto termico: attenzione ai materiali usati – Lavori Pubblici

Il Superbonus 110%, ovvero la detrazione
fiscale più amata dagli italiani, è spesso utilizzato per
interventi di isolamento termico. A una condizione
però, ben specificata nel comma 1, lettera a) dell’art 119 del D.L.
34/2020 (Decreto Rilancio): i materiali isolanti
utilizzati devono rispondere ai criteri ambientali minimi (CAM)
previsti nel
decreto del Ministero dell’Ambiente dell’11 ottobre 2017
.

Cappotto termico e materiali isolanti

Una questione, quella della sicurezza dei materiali
isolanti termic
i, di grande attualità. Ne
abbiamo parlato proprio qualche giorno fa in un articolo
in cui si è parlato dell’incendio della Torre dei Moro a
Milano
in cui il cappotto termico, dopo essere stato –
ingiustamente – sul banco degli imputati come causa principale, è
stato scagionato dalle indagini che hanno evidenziato come non sia
stato il responsabile di quanto accaduto nel grattacielo di via
Antonini.

Nessuna colpa dunque per il cappotto, realizzato in EPS –
acronimo per i prodotti in Polistirene Espanso Sinterizzato –
materiale utilizzato da molte aziende che operano principalmente a
livello nazionale e che si trovano ad acquisire la materia prima
dai più importanti produttori.

Come ha ben sottolineato Cortexa insieme ad
AIPE, oggi le esigenze di sicurezza vengono a
scontrarsi con la domanda dei materiali: la scarsità di
materiali da costruzione, che ha colpito il
settore edile negli ultimi mesi, ha spinto alcune
realtà ad acquistare le materie prime da produttori esteri. Una
questione di non poco conto, che si interseca fortemente con
l’accesso al Superbonus 110%.

Superbonus 110%: perdita requisiti per materiali non
conformi

I materiali isolanti termici nell’applicazione a
cappotto rientrano a pieno titolo nelle procedure
di incentivazione fiscale previste dal Superbonus
110%, il quale contempla che i materiali isolanti applicati sulle
pareti esterne degli edifici rispettino i dettami dei CAM (Criteri
Ambientali Minimi) Edilizia di cui al Decreto 11/10/2017, in
particolare inoltre, la conformità al punto 2.4.1.3 “sostanze
pericolose”.

È proprio Cortexa a consigliare, nella scelta dei materiali
isolanti, particolare attenzione nella verifica documentale di
idoneità/corrispondenza ai CAM, sia in caso di produttori italiani
che, in particolar modo, di quelli esteri. Sebbene il materiale
possa risultare idoneo per gli utilizzi previsti, potrebbe infatti
non consentire l’accesso al beneficio del
Superbonus 110% in quanto non rispondente ai CAM.

CAM edilizia

In particolare, il protocollo CAM prevede che il produttore del
materiale isolante dichiari quanto previsto dal criterio 2.4.2.9,
ossia che tutti i materiali isolanti:

  • non devono essere prodotti utilizzando ritardanti di
    fiamma
    che siano oggetto di restrizioni o proibizioni
    previste da normative nazionali o comunitarie applicabili;
  • non devono essere prodotti con agenti
    espandenti
    con potenziale di riduzione
    dell’ozono superiore a zero;
  • non devono essere prodotti o formulati utilizzando
    catalizzatori al piombo quando spruzzati o nel
    corso della formazione della schiuma di plastica;
  • se prodotti da una resina di polistirene
    espandibile
    , gli agenti espandenti devono essere inferiori
    al 6% del peso del prodotto finito;
  • se costituiti da lane minerali, queste devono
    essere conformi alla nota Q o alla nota R di cui al regolamento
    (CE) n. 1272/2008 (CLP) e smi (29);
  • oltre al rispetto delle prestazioni comuni a tutti i materiali
    isolanti, i prodotti in EPS devono essere realizzati con un
    contenuto di riciclato minimo variabile dal 10 al
    60%. Il contenuto di riciclato deve avere origine da “rifiuto” e
    non è ammesso l’utilizzo dei sottoprodotti per raggiungere la
    percentuale richiesta.

Quest’ultimo deve essere dichiarato mediante una delle seguenti
tre procedure:

  • EPD, dichiarazione ambientale di prodotto contenente la
    percentuale di riciclato minimo in modo esplicito. L’EPD deve
    essere rilasciato da un ente che risulti nell’elenco degli enti
    accreditati per avere validità ufficiale;
  • Certificazione di Istituto ReMade in Italy – Plastica Seconda
    Vita;
  • Dichiarazione aziendale secondo norma ISO 14021 certificata da
    ente terzo.

Gli altri riferimenti normativi per il materiale isolante e la
sua applicazione

Oltre ai CAM,, sono presenti e attivi alcuni regolamenti e
normative legati a particolari settori applicativi, che
identificano in modo dettagliato le prestazioni richieste ai
diversi prodotti che vi appartengono e che vengono dichiarati.
Quelli per i materiali isolanti termici includono:

  • norma EN 13499;
  • marcatura CE e norma di prodotto;
  • ETA per il cappotto;
  • comportamento al fuoco.

Norma EN 13499

Riferita in modo specifico all’EPS utilizzato in
applicazione a cappotto, questa norma rappresenta
il riferimento operativo per tutto il settore, anche se non
comporta la marcatura CE. La norma riporta i parametri essenziali
da dichiarare e che corrispondono anche alle richieste della
certificazione ETA rilasciata ai produttori di sistemi a
cappotto.

Le caratteristiche richieste sono:

  • resistenza termica;
  • stabilità e tolleranze dimensionali;
  • assorbimento dell’acqua.

Marcatura CE e Norma di Prodotto

Cortexa segnala che la Dichiarazione di Prestazione (DoP):

  • deve riporta le caratteristiche previste dall’applicazione
    “cappotto” per gli isolanti in EPS;
  • dovrebbe contemplare quanto previsto dalla norma EN
    13499
    ;
  • secondo il regolamento CE 305/2011, deve
    essere redatta in lingua italiana riportando quanto previsto dalla
    norma di riferimento armonizzata EN 13163. In caso di aziende
    estere è opportuno che vi sia un mandatario
    nazionale
    che assuma la responsabilità del rispetto delle
    prestazioni, in modo da fungere da riferimento per eventuali non
    conformità, anche per l’utente finale.

Procedura ETA per il cappotto

Questa procedura prevede la marcatura CE, nel
caso in cui l’azienda produttrice di Sistemi a Cappotto la
utilizzi. In questo caso, la DoP deve dichiarare specifiche
prestazioni dedicate all’utilizzo a cappotto. Il detentore dell’ETA
è il sistemista che si avvale delle dichiarazioni di prestazione
del produttore di isolante citato all’interno dello stesso
documento.

Comportamento al fuoco

La norma armonizzata di prodotto prevede la dichiarazione della
classificazione della reazione al fuoco del materiale, che, nel
caso di EPS, è la Euroclasse E, ma che può
raggiungere con altri materiali la Euroclasse B.

In Italia vige un regolamento che contempla la classificazione
al fuoco del KIT o dell’isolante utilizzato in facciata in caso di
edifici con altezza maggiore di 12 m e che prevede la Euroclasse
Bs3d0. Nel caso di edifici con altezza superiore è necessario
procedere con una progettazione specifica che contempli l’analisi
dei rischi e degli occupanti.

Source: lavoripubblici.it

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

Rate This Article:
No comments

leave a comment