“È incredibile che una misura nata con le migliori
intenzioni, per migliorare la resa energetica degli immobili nel
nostro Paese e nel contempo rilanciare il settore dell’edilizia,
soprattutto con riguardo alle piccole e medie imprese, sia invece
diventata una vera e propria mannaia verso questo settore e stia
condannando alla morte economica, giuridica, sociale e, in qualche
caso, forse anche fisica – perché è quasi un’istigazione al
suicidio – centinaia di migliaia di imprenditori, di piccole e
medie imprese che hanno avuto l’unica colpa di fidarsi dello
Stato“.
Parole dure ma non lontane dalla realtà sono quelle pronunciate
lo scorso 7 luglio 2022 dal deputato Francesco Forciniti durante la
discussione dell’ordine del giorno 9/03614-A/060 presentato da
Andrea Colletti sull’annoso tema dei bonus edilizi, con particolare
riguardo al superbonus 110%.
Parlando del bonus e degli impegni presi da professionisti e
imprese, Forciniti ha affermato “Queste imprese hanno fatto
investimenti, hanno avviato lavori, hanno preso commesse e hanno
fatto anche assunzioni, magari, di personale dipendente, facendo
affidamento su norme dello Stato che davano un certo valore a dei
crediti. Dopo che li hanno presi nella loro pancia, a un certo
punto lo Stato arriva a dire loro, da un giorno all’altro, che
quegli stessi crediti potranno al massimo essere usati come carta
igienica“.
Quelle che pone il deputato del Gruppo Misto Alternativa
Forciniti sono le domande che si sono poste imprenditori e
professionisti: “In quale Paese civile può succedere che gli
imprenditori che fanno affidamento sullo Stato si debbano trovare a
un passo dalla riduzione sul lastrico, dalla morte e dal
fallimento? È un Paese civile quello che cambia le carte in tavola
e che truffa i propri piccoli imprenditori? Secondo me non può
essere un Paese civile quello che tratta così i piccoli e medi
imprenditori“.
Andando sul superbonus Forciniti afferma “Se vi fa così
tanto schifo questo superbonus – sappiamo che il Governo Draghi è
il Governo dell’austerità e della macelleria sociale, è il Governo
del taglio alla spesa pubblica – chiudetelo dall’anno prossimo, fra
sei mesi o per il futuro ma, almeno, salviamo la vita a quelle
imprese che hanno acquisito crediti facendo affidamento su leggi
dello Stato e poi si sono ritrovate con le carte in tavola
totalmente scombinate. Non è possibile sfruttare ogni cosa in
questo Paese per massacrare la piccola e media impresa“.
A questo punto Forciniti passa alle accuse “C’è un piano e
un disegno economico. Io vedo anche una coerenza in quello che sta
facendo Draghi in questo Paese. Già da governatore della BCE lo
diceva, nel 2015. Se andate a prendere le dichiarazioni di Draghi
del 2015, vi accorgerete che diceva che questo Paese non va bene ci
sono troppe piccole e medie imprese. Tutto allora diventa una scusa
per massacrare e macellare la piccola e media impresa: che siano il
COVID, il green pass e le restrizioni, che hanno ammazzato la
piccola e media impresa e il turismo italiano, o che sia la guerra,
con l’inflazione e i prossimi razionalmente energetici. In questo
modo, massacriamo i piccoli imprenditori. Anche il superbonus viene
utilizzato, paradossalmente, per eterogenesi dei fini, per ottenere
l’effetto opposto, non per risollevare un settore della piccola e
media impresa edilizia, non per efficientare i nostri immobili ma,
addirittura, per uccidere tante piccole e medie imprese, magari
lasciando campo libero alle grandi“.
“Il Governo fa ridere – continua Forciniti – nel
momento in cui ci dice che accoglie come raccomandazione l’impegno
a sbloccare la cessione dei crediti. Ma quale raccomandazione! Voi
dovreste sentirlo come impegno sacro e solenne quello di salvare
gli imprenditori che state uccidendo, con la confusione che state
creando. Avete ucciso il superbonus, con la confusione che avete
creato e con questi cambi di norma ogni due mesi ma, almeno,
salviamo quelli che hanno i crediti in pancia e che li hanno
acquisiti pensando che quei crediti avessero un valore“.
“Non è un Paese civile quello che cambia così le carte in
tavola ai propri piccoli imprenditori – afferma Forciniti –
Lo dico anche a chi di questo superbonus ha fatto una
battaglia, una bandiera identitaria, cioè il Movimento 5 Stelle che
ci ha tenuti tre giorni appesi qui in Aula, sospesi nel vuoto, in
attesa di questo incontro fra Draghi e Conte. Dopo tre giorni di
nulla, arriva la fiducia e si tirano i remi in barca e ci si
arrende rispetto a ogni richiesta iniziale. State voltando le
spalle a tutti gli imprenditori edilizi del superbonus ai quali
avete promesso che vi sareste impegnati. A un certo punto, vi siete
arresi, vi state arrendendo per amore non so di cosa. A questo
punto, tenere in piedi questo carrozzone di Governo
dell’impoverimento non fa bene né a voi, né al popolo italiano e
neanche al Governo stesso, perché si stanno ammalando. Lo si vede
nel loro viso che si stanno ammalando. Questo stillicidio ormai non
serve più a nessuno, non giova più a nessuno. Stacchiamo questa
spina, staccate questa spina e lasciamo libero questo Paese di
autodeterminarsi. Via i banchieri, andassero a fare i banchieri!
Riappropriamoci del nostro ruolo di politici, la politica deve
tornare a decidere la linea in questo Paese! Mandiamoli a casa,
mandateli a casa voi che avete i numeri per metterli almeno in
difficoltà. Altrimenti, vi prego, se non volete farlo, tacete e
risparmiateci i vostri ipocriti piagnistei, quando poi gli votate
qualsiasi cosa qui in Aula“.
© Riproduzione riservata
Source: lavoripubblici.it
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.
I commenti su questo articolo non dovranno contenere quesiti di natura tecnica.