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Uno degli argomenti più curiosi del superbonus 110% riguarda la
verifica di congruità dei costi ancorata alternativamente ai
prezzari regionali o a quelli editi dalla casa editrice privata
DEI.
Superbonus 110% e congruità dei costi: cosa ne pensano
l’Europa, l’ANAC e l’antitrust?
Problematica sulla quale pochi giorni fa avevamo posto una
domanda molto semplice: per il calcolo dell’ammontare massimo
ammesso al superbonus
è lecito l’utilizzo di prezzi stabiliti da un privato su cui lo
Stato non ha alcun controllo? Europa, ANAC e Antitrust non
hanno nulla da dire a proposito?
Ricordiamo, infatti, che l’art. 119, comma 13-bis del Decreto
Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio) ha previsto come adempimento
per la fruizione del superbonus 110% l’asseverazione della
congruità delle spese facendo riferimento ai prezzari individuati
da un decreto del Ministro della transizione ecologica (ancora da
pubblicare). Nelle more, riporta il comma 13-bis, è possibile far
riferimento ai prezzi riportati nei prezzari predisposti dalle
regioni e dalle province autonome, ai listini ufficiali o ai
listini delle locali camere di commercio, industria, artigianato e
agricoltura ovvero, in difetto, ai prezzi correnti di mercato in
base al luogo di effettuazione degli interventi.
Fin qui tutto corretto. Peccato che l’allegato A al Decreto
del MiSE 6 agosto 2020 (Decreto Requisiti tecnici) al punto
13.1 preveda la possibilità di utilizzare “alternativamente” il
prezzario regionale o quello edito dalla casa editrice privata DEI.
Sostanzialmente si è prevista l’asseverazione di congruità dei
costi ammessi al superbonus 110% utilizzando un prezzario su cui lo
Stato non ha alcun controllo.
Superbonus 110% e congruità dei costi: presentata
interrogazione a risposta scritta
Scelta curiosa del MiSE sulla quale il deputato di Liberi e
Uguali Nicola Fratoianni ha presentato il 23 novembre 2021
l’interrogazione a risposta scritta 4-10790 con destinatari:
- il Ministero dell’Economia e delle Finanze;
- il Ministero dello Sviluppo Economico;
- il Ministero della Transizione Ecologica.
L’interrogazione del deputato Fratoianni premette che:
- nell’ambito dei benefici fiscali di cui all’articolo 119 del
decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni,
dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, sono fissati requisiti e
adempimenti per la fruizione delle detrazioni fiscali del 110 per
cento; - il comma 13-bis definisce le modalità per l’asseverazione della
congruità delle spese, facendo riferimento ai prezzi riportati nei
prezzari predisposti dalle regioni e dalle province autonome, ai
listini ufficiali o ai listini delle locali camere di commercio,
industria, artigianato e agricoltura ovvero, in difetto, ai prezzi
correnti di mercato in base al luogo di effettuazione degli
interventi; - l’allegato A al decreto del Ministero dello sviluppo economico
6 agosto 2020 recante «Requisiti tecnici per l’accesso alle
detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici
– cd. Ecobonus» (Gazzetta Ufficiale 5 ottobre 2020, n. 246), al
punto 13.1 lettera a) stabilisce che chi sottoscrive
l’asseverazione allega il computo metrico e assevera che siano
rispettati i costi massimi per tipologia di intervento, nel
rispetto dei seguenti criteri: «a) i costi per tipologia di
intervento sono inferiori o uguali ai prezzi medi delle opere
compiute riportati nei prezzari predisposti dalle regioni e dalle
province autonome territorialmente competenti, di concerto con le
articolazioni territoriali del Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti relativi alla regione in cui è sito l’edificio oggetto
dell’intervento. In alternativa ai suddetti prezzari, il tecnico
abilitato può riferirsi ai prezzi riportati nelle guide sui “Prezzi
informativi dell’edilizia” edite dalla casa editrice DEI –
Tipografia del Genio Civile»; - un documento pubblicato da Enea il 18 febbraio 2021 dal titolo
«Computo Metrico Nota di chiarimento» ha affermato che il tecnico
abilitato giustifica i costi attraverso: i prezzari regionali o
delle province autonome relativi alle regioni in cui si trova
l’edificio oggetto di intervento – in alternativa ai suddetti
prezzari, i prezzari Dei.
Superbonus 110% e congruità dei costi: lecito l’utilizzo
di un prezzario privato?
Ciò premesso, il deputato di Liberi e Uguali Fratoianni chiede
se il Governo abbia valutato che, delegando l’asseverazione di
congruità dei costi necessaria per la fruizione delle detrazioni
fiscali del «Superbonus 110 per cento» ad un prezzario realizzato
da una casa editrice privata (la Dei), né il Ministero
dell’economia e delle finanze, né tanto meno il Ministero dello
sviluppo economico che ha inserito questa previsione all’interno
del decreto del 6 agosto 2020, potranno esercitare alcun controllo
e se non intenda comunque adottare iniziative per porvi
rimedio.
Interessante domanda a cui attendiamo che il ministro delegato
(MEF) risponda al più presto senza alcun rimpallo di
responsabilità.
Source: lavoripubblici.it
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