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Superbonus 110% e infissi: occhio alla trasmittanza iniziale – Lavori Pubblici

Con l’avvento delle detrazioni fiscali del 110% (superbonus) il
settore delle costruzioni si è trovato in mano uno strumento
innovativo dal potenziale enorme che ha completamente stravolto i
lavoro dei progettisti impegnati negli interventi di
riqualificazione energetica.

Dall’ecobonus al superecobonus

Nonostante siano trascorsi 18 mesi dalla pubblicazione in
Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio),
solo a ottobre 2020 si è completato il quadro normativo di
riferimento con la pubblicazione dei due decreti del MiSE 6 agosto
2020 (il Decreto requisiti
tecnici
e il Decreto
asseverazioni
ecobonus).

E nel passaggio dalla “vecchia” detrazione di cui all’art. 14
del D.L. n. 63/2013 a quella potenziata dal Decreto Rilancio sono
molti i requisiti che sono cambiati, alcuni dei quali sottotraccia
e non pienamente recepiti anche da molti tecnici che si occupano di
interventi di riqualificazione energetica da tanti anni.

La sostituzione degli infissi

Oggi parleremo dell’intervento di sostituzione degli infissi che
normalmente è agevolato con un’aliquota del 50% ma se realizzato
congiuntamente ad uno degli interventi trainanti di
riqualificazione energetica, può accedere anch’esso alla detrazione
fiscale del 110%.

Ciò che tutti sanno è che per rientrare nei benefici della
norma, i valori di trasmittanza termica finali (Uw)
devono essere:

  • inferiori o uguali anche ai valori limite riportati nella
    tabella 2 del D.M. 26 gennaio 2010, per interventi con data di
    inizio lavori antecedente al 6 ottobre 2020;
  • inferiori o uguali ai valori limite riportati nella Tabella 1
    dell’Allegato E al D.M. 6 agosto 2020, per interventi con data di
    inizio lavori a partire dal 6 ottobre 2020.

Ciò che non tutti sono pienamente a conoscenza è che l’Allegato
A al D.M. 6 agosto 2020:

  • per gli interventi sulle strutture opache verticali e/o
    strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti), delimitanti
    il volume riscaldato verso l’esterno, verso vani non riscaldati e
    contro terra;
  • per la sostituzione di finestre comprensive di infissi
    delimitanti il volume riscaldato verso l’esterno e verso vani non
    riscaldati;

richiede che l’asseverazione tecnica riporti i valori delle
trasmittanze delle strutture su cui si interviene nella situazione
ante (valore medio anche stimato) e post intervento (valori
certificati o calcolati) e la dichiarazione che essi risultano
rispettivamente maggiori e minori o uguali ai valori riportati
nella tabella 1 dell’allegato E al D.M. 6 agosto 2020.

I valori di trasmittanza massimi consentiti per l’accesso alle
detrazioni

Entrando nel dettaglio, per la sostituzione di finestre
comprensive di infissi, il Decreto requisiti tecnici prescrive un
valore di trasmittanza funzione della zona climatica:

  • Zona A ≤ 2,60 W/m2*K;
  • Zona B ≤ 2,60 W/m2*K;
  • Zona C ≤ 1,75 W/m2*K;
  • Zona D ≤ 1,67 W/m2*K;
  • Zona E ≤ 1,30 W/m2*K;
  • Zona F ≤ 1,00 W/m2*K.

Ciò significa che per poter far rientrare l’infisso a detrazione
è necessario asseverare (e lo prevede anche il modello allegato al
Decreto asseverazioni) che il valore iniziale sia superiore ad uno
dei suddetti nella situazione ante-intervento e inferiore nella
situazione post.

E non bisogna farsi “ingolosire” da un semplicistico “l’infisso
vecchio lo porto a discarica e non se ne accorge nessuno”, perché
l’unità immobiliare ha già un APE pre-esistente che attesta il
valore di trasmittanza di quell’infisso oppure potrebbe esserci già
una detrazione pre-esistente che ne ha asseverato il valore.
Occorre sempre fare molta attenzione a ciò che si assevera e alle
conseguenti responsabilità.

La sperequazione nelle varie zone climatiche

Ne ho parlato con il collega Ing. Valerio Di
Stefano
, esperto termotecnico che si occupa di interventi
di riqualificazione energetica da oltre 10 anni. Riporto di seguito
le sue considerazioni sull’argomento


Come indicato al punto 2.1 dell’allegato A del Decreto
“Requisiti Tecnici” la verifica prestazionale dei componenti che
compongono l’involucro disperdente è duplice: si deve infatti
verificare che i componenti rinnovati determinino trasmittanze
inferiori o al più eguali alle soglie di cui all’allegato E del
medesimo decreto, ma si deve ANCHE verificare che – nello stato
attuale – i componenti abbiano trasmittanze superiori ai medesimi
valori.

Questo aspetto in effetti potrebbe risultare scontato ma non lo
è in quanto in funzione delle zone climatiche o della storia
dell’edificio potrebbero risultare già alquanto performanti le
stratigrafie o gli infissi – magari per interventi di
efficientamento già attuati in detrazione (operazione lecita per
come dichiarato dall’AdE).

In alcuni casi tuttavia questo requisito risulta severo e
potrebbe determinare una certa sperequazione in alcune zone
climatiche come la A o la B secondo il DPR n. 412/1993.

Prendiamo il caso della sostituzione di un portoncino blindato
di ingresso in zona B, in cui si desidera montare un nuovo
portoncino ben isolato e assolutamente performante rispetto ai
limiti di cui all’allegato E.

Adoperando una simulazione resa con il software EC 700
della Edilclima
si potrebbe avere il prospetto a seguire –
avendo pure simulato il contributo degli spifferi; risulta arduo o
improbabile avere nello stato quo ante una trasmittanza superiore a
2,6 [W/m2K] e quindi si bloccano apparentemente una
serie di interventi proprio per “l’alto livello” di trasmittanza
limite imposto dal Decreto.

Bisogna dire che la ratio della norma è chiara e coerente,
ovvero di limitare gli interventi ai casi meno efficienti, ma fatto
salvo poi suggellare delle soglie che se risultano larghe da una
parte, sono alquanto limitanti del resto nei riguardi dello stato
di fatto.

Questa problematica si risolve rapidamente passando già alla
zona climatica C, ma allo stato attuale sembra che alcuni
interventi specifici non si possano intraprendere affatto – quanto
meno in alcune aree del Paese.

CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DEI COMPONENTI
OPACHI
secondo UNI TS 11300-1 – UNI EN ISO 6946 – UNI EN ISO
13370

Descrizione della struttura: Porta ingresso
appartamento
Trasmittanza termica = 2,003 W/m2K
Spessore = 60 mm
Temperatura esterna (calcolo potenza invernale) =
11,0 °C
Massa superficiale (con intonaci) = 35
kg/m2
Massa superficiale (senza intonaci) = 35
kg/m2
Trasmittanza periodica = 2,264
W/m2K
Fattore attenuazione = 1,130
Sfasamento onda termica = -0,6 h

Stratigrafia:

n.

Descrizione strato

s

Cond.

R

M.V.

C.T.

R.V.

Resistenza superficiale interna

0,13

1

Legno di abete flusso perpend. alle fibre

4

0,12

450

1,6

625

2

Acciaio

2

52

7800

0,45

9999999

3

Intercapedine debolmente ventilata Av=700 mm²/m

46

4

Acciaio

2

52

7800

0,45

5

Legno di abete flusso perpend. alle fibre

4

0,12

450

1,6

Resistenza superficiale esterna

0,13

Legenda simboli:

s

Spessore mm

Cond.

Conduttività termica, comprensiva di eventuali coefficienti
correttivi
W/mK

R

Resistenza termica m2K/W

M.V.

Massa volumica kg/m3

C.T.

Capacità termica specifica kJ/kgK

R.V.

Fattore di resistenza alla diffusione del vapore in capo
asciutto

Source: lavoripubblici.it

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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