La sopravvivenza delle imprese nel mercato dei bonus
edilizi è legata anche all’abolizione dell’obbligo di
possesso di un’attestazione SOA recentemente
introdotta dal legislatore. A ribardirlo sono i Presidenti di
Confartigianato, Cna e
Casartigiani, in una lettera aperta inviata a
Deputati e Senatori delle Commissioni Bilancio, Finanze, Lavori
pubblici, Attività Produttive di Camera e Senato e ai Capigruppo di
Camera e Senato.
Superbonus e obbligo di attestazione SOA: blocco del
mercato
Secondo le Confederazioni dell’artigianato e delle Pmi, le
continue modifiche alle norme sugli incentivi in edilizia rischiano
di bloccare definitivamente i lavori di riqualificazione
degli edifici tagliando fuori dal mercato oltre il 90%
delle imprese.
Una situazione già difficile a causa di un quadro normativo
incerto e in continua evoluzione, che ha visto aggiungersi un
ulteriore tassello (e complicazone) con quanto previsto dall’art.
10-bis della legge di conversione n. 51/2022 del D.L. del 21
marzo 2022, n. 21, che vincola l’accesso
alle detrazioni fiscali legate agli
interventi edilizi al possesso della certificazione.
La nuova norma infatti dispone che:
- a decorrere dal 1° gennaio 2023, i lavori
superbonus e quelli che accedono alle opzioni alternative
con importi superiori ai 516mila euro, dovranno
essere eseguiti da imprese che dimostrino il possesso della
qualificazione ai sensi dell’art. 84 del D. Lgs. n. 50/2016
(Codice dei contratti pubblici); - a decorrere dal 1° luglio 2022 e fino al 31 dicembre 2022, le
imprese dovrebbero dimostrare di aver sottoscritto un contratto con
una SOA per il conseguimento della
qualificazione.
La misura ha l’obiettivo di contrastare possibili usi distorti e
speculativi degli incentivi da parte di imprese non attestate e
senza alcun indice di affidabilità, finora applicata solo alla
ricostruzione degli edifici post sisma 2016, con la differenza che
nel caso del cratere si tratta di contributi erogati direttamente
dallo Stato e non di sconti e agevolazioni fiscali.
Bonus edilizi, le ulteriori problematiche per le imprese
Secondo Confartigianato, Cna, Casartigiani si tratta di una
disposizione che, pur ispirata al condivisibile principio di
garantire sicurezza, trasparenza e qualità dei lavori, di fatto si
è rivelata una barriera anticoncorrenziale: le
confederazioni sottolineano come negli ultimi 20 anni, il mero
possesso delle attestazioni SOA non ha garantito, negli
appalti pubblici, la qualità e la sicurezza dei
lavori.
Per altro, l’accesso ai bonus edilizi è già subordinato ad una
serie di controlli molto stringenti e a contrasto del fenomeno
delle imprese fantasma. Si rpopongono quindi altre misure
di verifica dei requisiti di accesso al mercato,
come una legge di regolamentazione del settore edile, e strumenti
già operativi come il DURC, la congruità e l’intensificazione dei
controlli.
Senza dimenticare il blocco del sistema della cessione
dei crediti, a causa della stretta adottata dalla maggior
parte delle banche e degli intermediari finanziari. Risultato: le
imprese non riescono a recuperare i crediti presenti nei propri
cassetti fiscali per lavori già eseguiti e non possono pagare
dipendenti, fornitori, tasse e contributi. Così, il settore è
sull’orlo del precipizio, si moltiplicano i casi di fallimento che
potrebbero coinvolgere oltre 33.000 imprese e 150.000 lavoratori,
come ha evidenziato il Centro Studi CNA in un
recente
report.
Una situazione che secondo le Confederazioni è paradossale,
considerando che il settore delle costruzioni rappresenta il
motore della ripresa economica e, in questo drammatico periodo di
congiuntura negativa, ha giocato un ruolo anticiclico.
La richiesta quindi, a nome di oltre un milione e mezzo di
associati, è di effettuare un rapido intervento per salvare un’idea
vincente di riqualificazione green del Paese che
rischia di naufragare nel mare della burocrazia legislativa,
soddisfacendo così le enormi aspettative create da
Superbonus 110% e bonus edilizi tra cittadini e
imprese, depotenziate di fatto da un atteggiamento ondivago del
decisore pubblico.
Source: lavoripubblici.it
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