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Superbonus 110%: edilizia a rischio fallimento – Lavori Pubblici

Senza nulla togliere all’idea di base che voleva rilanciare il
settore dell’edilizia mediante l’utilizzo di forti incentivi
fiscali cedibili a chiunque, la verità è che aver previsto il
superbonus 110% in fretta, furia e un orizzonte così stretto ha
generato problematiche i cui effetti si trascineranno per tanti
anni ancora.

Superbonus 110%: le problematiche

14 correttivi più o meno importanti in meno di due anni, una
quindicesima modifica sulla quale
si discute ancora tanto
, interventi realizzati su edifici che
presentano
abusi edilizi più o meno gravi
, un eccesso di domanda in tempi
stretti che ha generato un aumento dei costi dei materiali da
costruzione e il proliferarsi di soggetti meno qualificati che
hanno fiutato l’affare.

Volendo cogliere l’aspetto positivo, non si può dire che il
legislatore si sia fatto poca esperienza sull’argomento “edilizia e
detrazioni” che in un prossimo futuro potrebbe fruttare il tanto
attesto testo unico delle detrazioni fiscali per il settore delle
costruzioni.

Intanto è l’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) che
ha lanciato un nuovo allarme legato ai cantieri di superbonus 110%
che rischiano il blocco a cause dello stop delle banche alla
cessione del credito. Una situazione che, secondo il Presidente
dell’Ance Gabriele Buia “crea grandissimi problemi. Molti
contratti rischiano di saltare e con l’esaurimento del plafond
delle banche molte imprese non avranno la possibilità di scontare
il credito
”.

Eccesso di domanda e capienza fiscale raggiunta

L’eccesso di domanda concentrata in tempi brevi avrebbe generato
secondo Ance due grosse problematiche:

  • l’esaurimento della capacità fiscale delle banche che non
    possono accettare altri crediti;
  • il proliferarsi di soggetti poco qualificati.

“È un disastro – aggiunge Buia, che vede la causa “nel
proliferare di aziende che nulla hanno a che fare con il comparto
delle costruzioni. Sono mesi che ci sgoliamo denunciando la nascita
di quasi 12mila nuove società che si sono iscritte alle Camere di
Commercio con il codice Ateco delle costruzioni ma che in realtà
non hanno nulla a che fare con il nostro mondo, che anzi subisce
solo gli effetti peggiori di questa speculazione
”.

La guerra in Ucraina

Ad una situazione già complicata di suo, si è aggiunto il
problema del caro materiali acutizzatosi con lo scoppio della
guerra in Ucraina. “Basterebbe allungare per qualche altro anno
la possibilità di usufruire del Superbonus”
propone Buia che
chiede di trasferire sul bonus le regole del cratere del terremoto
del Centro-Italia dove “il denaro pubblico viene elargito solo
a imprese qualificate
”.

La quarta cessione del credito

Intanto, è all’esame del Parlamento la legge di conversione del
Decreto Bollette, all’interno della quale si dovrebbe inserire una
nuova modifica al meccanismo delle opzioni alternativa che
sbloccherà la quarta cessione da parte delle banche che hanno
raggiunto la capienza fiscale.

Source: lavoripubblici.it

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