La cessione unica del credito in relazione al superbonus 110% sta rallentando il ritmo di lavoro nei cantieri e rischia di bloccare gli investimenti e paralizzare la crescita rappresentata dalla misura voluta dal Governo. Antonio Federico, deputato del Movimento 5 Stelle, annuncia emendamenti “per recuperare la credibilità multipla dei crediti ed evitare truffe”. Due esigenze da conciliare prima dell’esame in Senato del Decreto Sostegni Ter che metterà nero su bianco le nuove regole. “Il ritmo sta rallentando – spiega il parlamentare – già n questa fase di incertezza, e riguarda anche il Molise”.
“Abbiamo già pronto un pacchetto di emendamenti – spiega il deputato – con cui vogliamo riaprire alla libera circolazione dei crediti, ma anche introdurre procedimenti di digitalizzazione e certificazione che consentano maggiori controlli per evitare truffe. La scelta di limitare la circolazione dei crediti fiscali Superbonus a un’unica cessione, voluta dal presidente Draghi e dal ministro Franco, sta già determinando il blocco di molti cantieri oltre che le comprensibili proteste di famiglie, imprese, tecnici e operatori”.
Infatti, per quanto i dati Enea di gennaio certifichino l’ennesimo progresso del Superbonus, con lavori ammessi a detrazione per 18 miliardi di euro, “il ritmo di crescita è rallentato e lo conferma anche il trend del Molise dove le asseverazioni sono comunque arrivate a quota 620 e gli investimenti ammessi a detrazione sono in totale 116.196.579 euro” aggiunge Federico, che riferisce come il Movimento 5 Stelle stia coordinando un tavolo con decine di associazioni d’impresa che chiedono il recupero della cedibilità multipla dei crediti e di fare presto. “Per alleviare gli effetti di questa fase d’incertezza abbiamo proposto altre modifiche per dare maggiore respiro ai lavori sulle unifamiliari. In questo senso i nostri emendamenti prevedono l’eliminazione del vincolo del 30 per cento dei lavori effettuati al 30 giugno 2022, con possibilità di fruire del Superbonus anche per il 2023, seppur con progressive diminuzioni della percentuale di lavori agevolati”.
Le modifiche attraverso emendamenti erano state chieste a più riprese dai tecnici e dai costruttori, oltre che dalle stesse famiglie che si trovano in una fase di incertezza e hanno bisogno di un intervento per la riqualificazione del patrimonio edilizio.
Source: primonumero.it
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