Dalle case unifamiliari alle ristrutturazioni dei condomini. Quando la legge di bilancio arriverà in Parlamento ci sarà la proroga del superbonus del 110 per cento fino al 2023. La notizia era molto attesa. L’annuncio è arrivato dopo il Consiglio dei Ministri di oggi, 29 settembre 2021, che ha approvato la NADEF, la nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza.
In sostanza si tratta di un aggiornamento dei “conti dello Stato” in base al quale sarà definita la prossima finanziaria. Superbonus a parte, non ci sono notizie certe per le altre agevolazioni edilizie, come ad esempio il bonus facciate. Su questi aspetti si attendono nuovi dettagli.
Quando proroga della scadenza del superbonus al 2023: maxi detrazione del 110% “più lunga”
La scadenza del superbonus al 110 per cento, senza una proroga, sarebbe stata fissata il 31 dicembre 2022 per i condomini, mentre il 30 giugno 2022 per le case unifamiliari. Queste le date limite per ottenere una detrazione fiscale del 110% sulle spese effettuate per grandi interventi di ristrutturazione.
Adesso il termine sarà spostato al 31 dicembre 2023. Il governo ha dato il suo ok al prolungamento dell’agevolazione, inserendola nella NADEF, e il prossimo passo sarà la discussione della legge di bilancio a metà ottobre in parlamento.
Cos’è e per cosa si può richiedere il bonus al 110 per cento
Il superbonus al 110% era stato introdotto l’anno scorso con il decreto rilancio e una prima proroga era stata prevista con la legge di conversione. L’agevolazione può essere richiesta per lavori di isolamento termico degli edifici (il cosiddetto cappotto termico), per la sostituzione degli impianti di riscaldamento centralizzati o delle case unifamiliari oppure per interventi antisismici previsti dal sismabonus.
Si tratta di una detrazione fiscale del 110%, che copre l’intero costo dei lavori e che “rende” al contribuente un ulteriore 10%. Viene riconosciuta nella dichiarazione dei redditi con 5 rate annuali (4 per le spese sostenute nel 2022) oppure come sconto immediato in fattura cedendo il credito a chi ha fatto i lavori o ai fornitori.
Se si programma uno dei lavori già citati, il superbonus può essere esteso anche alle spese sostenute per l’efficienza energetica, l’installazione di pannelli solari fotovoltaici, la realizzazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici e gli interventi per eliminare le barriere architettoniche. Tutti i dettagli sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
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