Il superbonus resterà al 110% fino al 2023, poi dagli anni successivi andrà a scalare: dal 2024 scende al 70% e al 65% dal 2025. Questo quanto scritto nella Manovra del governo Draghi approvata dal Cdm. Il superbonus fiscale riservato ai lavori di riqualificazione energetica e recupero degli edifici viene confermato. In dettaglio l’incentivo pari al 110% del valore dell’importo dei lavori è previsto fino al 31 dicembre 2023, per il 2024 il bonus scende e viene portato al 70% delle spese sostenute. Nel 2025 segue un’ulteriore riduzione con il bonus che cala al 65%.
Superbonus e villette
Per gli interventi relativi a case unifamiliari e villette (il superbonus termina il 30 giugno 2022), viene stabilità una proroga al 31 dicembre 2022. Ma solo nel caso sia una prima casa e il proprietario abbia un Isee che non supera i 25 mila euro. Tra i bonus confermati anche l’incentivo da 5 mila euro per l’acquisto di mobili, grandi elettrodomestici, lavatrici, lavasciugatrici, lavastoviglie, frigoriferi e congelatori. A condizione che siano finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
Cala il bonus facciate
Anche il bonus facciate viene prorogato per tutto il 2022. La conferma del bonus, inizialmente non prevista, prevede tuttavia una riduzione del beneficio fiscale sui lavori di rifacimento delle facciate degli edifici: nel 2020 e nel 2021 il bonus è stato al 90%, l’anno prossimo sarà al 60%.
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