Widget Image
Posts Popolari
Seguiteci anche su:

HomeCategorieSuper Bonus 110Superbonus 110%: grave errore non prorogarlo per le unifamiliari – Lavori Pubblici

Superbonus 110%: grave errore non prorogarlo per le unifamiliari – Lavori Pubblici

Dalle prime indiscrezioni sembra che nel Documento programmatico
di bilancio (Dpb), il documento che delinea la cornice della Legge
di Bilancio 2022, approvato martedì 19 ottobre dal Consiglio dei
Ministri presieduto da Mario Draghi, non sia prevista la proroga
del SUPERBONUS 110, per le residenze unifamiliari e
bifamiliari.

Stime ed analisi economiche in merito al superbonus 110%

Dalle stime fornite dal Centro Studi di Confindustria,
l’applicazione del superbonus 110% avrebbe attivato, in due anni,
18,5 miliardi di spese con un impatto positivo sul PIL pari ad
almeno l’1%; mentre dalla Fondazione studi del Consiglio Nazionale
degli Ingegneri, attraverso il presidente Armando Zambrano che ne
chiede la proroga almeno al 2026 (con la conclusione del Pnrr),
viene evidenziato che dal superbonus 110 ne deriva una occupazione
aggiuntiva per oltre 153 mila posti di lavoro!

Anche il presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti
PPC, Francesco Miceli, sostiene che il SUPERBONUS abbia certamente
consentito la ripresa del settore delle costruzioni colpito
già dal 2008 da una profonda crisi strutturale che è stata
fortemente aggravata dall’emergenza pandemica”, e continua :
“serve, quindi, che, nel tempo, il Superbonus diventi una misura
strutturale all’interno di nuove strategie, basate sulla
rigenerazione urbana
”.

Grave errore il mancato rinnovo del superbonus per le
unifamiliari e bifamiliari

Il portavoce nazionale di FNAILP Federazione Nazionale
Architetti ed Ingegneri Liberi Professionisti specializzato in
bioarchitettura ed esperto in termica e detrazioni fiscali degli
edifici, lancia un ulteriore grido di allarme:

il depotenziamento del SUPERBONUS rappresenta un grave
errore che produrrà enormi danni alla filiera delle
costruzioni

E CONTINUA

Sarebbe uno sbaglio gravissimo escludere le abitazioni
unifamiliari. La proroga del SUPERBONUS per le case unifamiliari e
bifamiliari ormai è indispensabile, diversamente il Governo avrebbe
provocato danni enormi alle famiglie, ai professionisti, alle
imprese, agli artigiani, ai fornitori di materiali edili e
tecnologici, e a tutto l’indotto economico che si è già attivato e
ha già investito, in termini di lavoro, nuove assunzioni, spese,
materiali, tecnologie, anticipazioni, formazione, aggiornamenti,
etc
.”.

Fa inoltre presente che “proprio dalle case UNIFAMILIARI e
BIFAMILIARI deriva il maggior dispendio energetico e la maggior
dispersione di CO2 nell’ambiente, ciò in virtù del loro
caratteristico rapporto di forma S/V e pertanto la vera transizione
ecologica, come prevista dalla Commissione Europea, non si potrebbe
attuare in mancanza dell’efficientamento pieno di questa tipologia
edilizia.

Perché gli edifici unifamiliari consumano di più di quelli in
condominio: che cos’è il rapporto o fattore di forma S/V di un
edificio

Il rapporto di forma S/V, come specificato nel Dlg 311/06,
esprime il valore di compattezza di un edificio e si ottiene dal
rapporto tra la superficie disperdente (pareti perimetrali esterne,
coperture, solai controterra) ed il volume climatizzato.

Un fattore di forma alto determina una maggiore dispersione di
energia ed un fattore di forma basso ne determina una minore
dispersione.

Il dispendio energetico o meglio lo scambio energetico tra
l’ambiente esterno a diversa temperatura e quello interno, avviene,
infatti, attraverso la superficie (S) dell’involucro perimetrale
che racchiude il volume (V) riscaldato o raffrescato: più è estesa
la superficie S maggiori sono le dispersioni termiche e quindi i
consumi energetici e di conseguenza maggiore è il dispendio di co2
nell’ambiente.

È facile comprendere dunque che, a parità di morfologia
costruttiva, (ad esempio un edificio a forma di parallelepipedo) il
fattore di forma decresca all’aumentare delle dimensioni
dell’edificio. La superficie infatti varia con il quadrato della
sua dimensione [ m2 ] mentre il volume varia con il cubo [ m3
].

Un fattore di forma inferiore si ottiene diminuendo l’estensione
delle superfici a contatto con l’esterno e viceversa.

Confronto del fattore di forma (e quindi del consumo
energetico) di un edificio unifamiliare indipendente e quello di un
appartamento in condominio

Edificio unifamiliare indipendente ed appartamento in
condomino

Superbonus, Fattore di forma

Come possiamo notare i flussi di calore che genera un edificio
unifamiliare indipendente sono da 2 a 5 volte superiori a quelli
che genera un appartamento in condominio; infatti il
fattore di forma di una casa indipendente è pari a S/V =
6/a
, mentre quello di un appartamento in posizione
intermedia in condomìnio è pari a: S/V = 2/a o addirittura S/V =
1/a; ciò significa che una costruzione unifamiliare isolata,
consuma come 4 o 5 appartamenti ubicati in un grande condominio!
(naturalmente a parità di esposizione, zona climatica etc.)

Per riassumere quanto analiticamente considerato è lecito
affermare che le strutture maggiormente energivore
sono
:

le costruzioni unifamiliari di piccole
dimensioni
, isolate ed autonome, ovvero
proprio quelle elencate dal dall’art. 119 comma 1 lettera a
e c del Dl 34/2020 per le quali non verrebbe prorogata la
possibilità di accedere al SUPERBONUS.

Quali sono le altre considerazioni a farsi, cosa chiede la
commissione europea

È ancora da considerare che la Commissione
Europea
ha fissato due grandi obiettivi da raggiungere
entro il 2030:

  1. la riduzione delle emissioni di gas serra di almeno il
    55%;
  2. la produzione di energia rinnovabile pari ad almeno il 32% del
    fabbisogno energetico europeo;

e il SUPERBONUS 110% è il più importante stimolo per la
concretizzazione di questi obiettivi imposti, per la produzione di
energia pulita e rappresenta un acceleratore della transizione
energetica ed ecologica teso a salvaguardare il nostro habitat e ad
abbattere in modo significativo le emissioni, ma anche necessario
al fine di permettere a milioni di famiglie di risparmiare sui
costi dell’energia.

Considerazioni generali di ordine economico e sociale: il
moltiplicatore keynesiano

Il Superbonus è stato pensato per attuare da un lato la
riduzione delle emissioni inquinanti, dall’altro per generare
risparmi annuali per le famiglie italiane, soprattutto per quelle a
reddito medio – basso.

Il risparmio conseguente all’efficientamento energetico ottenuto
con il SUPERBONUS 110% da una famiglia che vive in una abitazione
UNIFAMILIARE – che può essere stimato da 1.500 a 2.500 a 3500 €
l’anno -, contribuisce ad accrescere il PIL locale.

È noto che qualsiasi incremento del reddito o delle variabili
che compongono il reddito delle famiglie, genera un “effetto
moltiplicativo” sulla spesa. Il fenomeno è rappresentato dal “moltiplicatore keynesiano” [formula 1 / (1-c)] dove
c è la percentuale del consumo rispetto al reddito.

Significa che, per una propensione marginale al consumo dello
0,8 (80%), il moltiplicatore assumerà un valore pari a 5, ovvero
per intenderci per ogni 2000 euro risparmiate per una propensione
al consumo dell’80% saranno immesse nel PIL locale 10.000 euro e
questa spesa addizionale, provoca effetti a cascata nei
redditi di più individui
.

Sono da porre all’attenzione anche motivazioni di tipo economico
– sociale.

I lavori di SUPERBONUS per i condomìni devono necessariamente
essere affidati a grosse società, che hanno mezzi, uomini, risorse
economiche e tecnologie per affrontare e terminare le lavorazioni
nei tempi imposti dal cd decreto rilancio, pertanto dalla filiera
lavorativa vengono escluse le piccole imprese e gli artigiani
locali.

Per questi ultimi, l’unica speranza di poter lavorare risiede
proprio nelle lavorazioni da effettuarsi nelle case unifamiliari,
dove l’entità delle operazioni è alla loro portata.

Ecco quindi che il SUPERBONUS per le unifamiliari e bifamiliari
stimola e contribuisce a dar lavoro alle piccole realtà locali che
nei condomìni spesso sono tagliate fuori dai colossi, dai brand
name, dai general contractor o dalle esco.

Alla luce delle osservazioni anzi espresse, anche la Federazione
Nazionale degli Architetti ed Ingegneri Liberi Professionisti si
accoda al grido di preoccupazione espresso dalle parti sociali e
dagli stakeholders: rappresentanti, delegazioni, sindacati,
associazioni di categoria e politiche e chiede al Governo di
annettere alla proroga del SUPERBONUS, almeno per tutto il 2023, le
case unifamiliari e bifamiliari, e aggiunge che sarebbe opportuno e
moralmente corretto annettere al SUPERBONUS anche le
abitazioni prive di sistema di riscaldamento
fisso
, rilevando il paradosso che attualmente sono ammesse
le abitazioni di nuova costruzione con impianti a condensazione
(per risparmiare si poteva ipotizzare di escludere gli edifici
realizzati meno di 5 anni fa, ovvero quelli realizzati in ossequio
all’applicazione del DI  26 giugno 2015, che detta i requisiti
minimi energetici più avanzati e che pertanto non hanno certamente
necessità del superbonus) , mentre non sono incluse le abitazioni
di famiglie che sono costrette a riscaldarsi con stufetta a
resistenza elettrica o a legna etc., ovvero riscaldate con
tecnologia obsoleta e pericolosa che genera certamente un maggiore
ed importante dispendio energetico oltre alla immissione
nell’atmosfera di CO2 e polveri sottili.

Source: lavoripubblici.it

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

Rate This Article:
No comments

leave a comment