Nessun intervento sulla manovra finanziaria, ma un decreto legge che rafforzi i controlli sui bonus casa, in particolare sul Superbonus al 110%. ll Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legge contro le frodi sui bonus edilizi. Il capo delegazione M5s Stefano Patuanelli, esprimendo dubbi sull’impatto di alcune misure inserite nel testo, avrebbe chiesto di trasformare il decreto in un emendamento parlamentare, ma la richiesta non è stata accolta e si è deciso di procedere con il decreto legge, che è stato approvato. Il premier Mario Draghi avrebbe insistito anche alla luce delle frodi registrate, ben 850 milioni erosi alle casse dello Stato in appena un anno.
Nei piani dell’esecutivo, il decreto serve a frenare gli abusi su sconti in fattura e cessione del credito, già denunciati dall’Agenzia delle Entrate; le misure puntano a potenziare l’incrocio tra i dati delle fatture e quelli dei flussi bancari.
In particolare, viene previsto che ai fini dell’esercizio dell’opzione per la cessione del credito, ovvero per lo sconto in fattura, occorra che il beneficiario dell’agevolazione invii, anche attraverso un intermediario abilitato, un’apposita comunicazione telematica all’Agenzia delle entrate dell’avvenuta cessione del credito e che il cessionario confermi l’accettazione del credito stesso su un’apposita piattaforma resa disponibile dall’Agenzia delle entrate. I crediti possono essere ceduti più volte e anche per le successive cessioni sono previsti l’invio della suddetta comunicazione e la relativa accettazione. L’Agenzia delle entrate potrà poi sospendere, fino a trenta giorni, l’efficacia delle comunicazioni delle cessioni, anche successive alla prima, e delle opzioni che presentano profili di rischio, ai fini del controllo preventivo della correttezza delle operazioni.
Nel frattempo, gli articoli della manovra che dovrebbe approdare tra domani sera e venerdì in Senato sono saliti da 185 a 219. Confermati, quindi, i correttivi sulle pensioni con Opzione donna e il reddito di cittadinanza, mentre resta invariata il tetto Isee a 25mila per il Superbonus al 110% relativo alla villette unifamiliari. Confermata l’esenzione del bollo per i certificati digitali all’anagrafe e i fondi per Roma per il Giubileo (1,5 miliardi di euro) e per la candidatura a Expo 2030 (25 milioni di euro). Tra le novità, niente imposta di bollo per i certificati anagrafici online anche nel 2022.
Pensioni
La mediazione tra le parti ha convinto il governo a a mantenere i requisiti attuali per Opzioni Donna che dunque verrà prorogata per un anno. La bozza di fine ottobre, invece, prevedeva l’innalzamento dell’età pensionabile a 60 anni contro gli attuali 58 anni per le dipendenti e i 59 per le lavoratrici autonome.
Reddito cittadinanza
Confermata la stretta sul reddito di cittadinanza: si perderà il diritto all’assegna dopo il rifiuto della seconda proposta di lavoro congrua, ma anche in caso assenza non giustifica presso i centri per l’impiego dove i percettori del sussidio dovranno presentarsi almeno una volta al mese. L’offerta è congrua «entro ottanta chilometri di distanza dalla residenza del beneficiario o comunque raggiungibile nel limite temporale massimo di cento minuti con i mezzi di trasporto pubblici, se si tratta di prima offerta, ovunque collocata nel territorio italiano se si tratta di seconda offerta». Dopo il rifiuto della prima offerta di lavoro, l’assegno verrà progressivamente tagliato.
Per i beneficiari del Reddito di cittadinanza occupabili, «la ricerca attiva del lavoro è verificata presso il centro per l’impiego in presenza con frequenza almeno mensile; in caso di mancata presentazione senza comprovato giustificato motivo si applica la decadenza dal beneficio». È quanto stabilisce la nuova bozza della manovra. Anche il Patto per l’inclusione prevede «la frequenza almeno mensile in presenza presso i servizi di contrasto alla povertà al fine della verifica dei risultati raggiunti e del rispetto degli impegni assunti nel progetto personalizzato», pena la decadenza in caso di mancata presentazione senza motivo.
Fondo italiano per il clima
È stato istituito anche un Fondo rotativo con dotazione pari a 840 milioni per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026 e di 40 milioni di euro a decorrere dal 2027. Si tratta del «Fondo italiano per il clima» che è destinato al «finanziamento di interventi a favore di soggetti privati e pubblici, volti a contribuire al raggiungimento degli obiettivi stabiliti nell’ambito degli accordi internazionali sul clima e tutela ambientale dei quali l’Italia è parte». Complessivamente nei primi 5 anni saranno stanziati 4,2 miliardi di euro.
Proroga del bonus verde
«Abbiamo ottenuto la proroga triennale del bonus verde che prevede la detrazione ai fini Irpef nella misura del 36% delle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private e condominiali di edifici esistenti, di unità immobiliari, pertinenze o recinzioni (giardini, terrazze), per la realizzazione di impianti di irrigazione, pozzi, coperture a verde e giardini pensili». È quanto afferma, in una nota, il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel ringraziare il ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli e il premier Mario Draghi per la manovra che stanzia complessivamente 450 milioni per l’agricoltura, il 58,5% in più di quella precedente.
Esteso l’obbligo del visto di conformità
Il Governo ha deciso di estendere l’obbligo del visto di conformità, per accedere all’agevolazione del Superbonus al 110%. Attualmente, il visto di conformità è richiesto solo nel capo di opzione per la cessione del credito o per lo sconto in fattura. Ora invece, l’obbligo del visto verrà esteso anche nel caso in cui il Superbonus venga utilizzato dal beneficiario in detrazione nella propria dichiarazione dei redditi. L’obbligo del visto di conformità non sussiste se la dichiarazione è presentata direttamente dal contribuente, attraverso l’utilizzo della dichiarazione precompilata predisposta dall’Agenzia delle entrate, ovvero tramite il sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale.
130 milioni per il programma spaziale Artemis
Sono stanziati 130 milioni di euro in tre anni per la partecipazione italiana al programma spaziale Artemis. È questa una delle novità che compaiono nella bozza della legge di bilancio. «Al fine di garantire la partecipazione italiana al programma spaziale Artemis – si legge nella norma – è istituito nello stato di previsione della spesa del Ministero dell’economia e delle finanze, per il successivo trasferimento al bilancio autonomo della presidenza del Consiglio dei ministri, un fondo con una dotazione di 80 milioni di euro per l’anno 2022, 30 milioni di euro per l’anno 2023 e 20 milioni di euro per l’anno 2024».
20 milioni in 4 anni per Gran premio di Imola
20 milioni per rilanciare il Gran Premio di Formula 1 di Imola, confermato così dal 2022 al 2025. «In considerazione dello specifico rilievo che lo svolgimento del Gran Premio di F1 del Made in Italy e dell’Emilia Romagna, presso l’autodromo di Imola, riveste per il settore sportivo, turistico ed economico, nonché per l’immagine del Paese in ambito internazionale, – si legge nella bozza – la Federazione sportiva nazionale-ACI è autorizzata a sostenere la spesa per costi di organizzazione e gestione della manifestazione per il periodo di vigenza del rapporto di concessione con il soggetto titolare dei diritti di organizzazione e promozione del campionato mondiale di Formula 1 a valere sulle risorse complessivamente iscritte nel proprio bilancio, anche attivando adeguate misure di contenimento dei costi generali di gestione e senza pregiudizio per gli equilibri di bilancio».
549 provvedimenti smaltiti dal governo Draghi
Sono 549 i provvedimenti “smaltiti” dal governo Draghi dalla data del suo insediamento fino al 31 ottobre 2021. Il dato emerge dalla relazione sullo stato di attuazione del programma di governo presentata oggi in Cdm dal sottosegretario alla presidenza, Roberto Garofoli. È quanto si legge in una nota di palazzo Chigi.
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