Stop alla cessione del credito o sconto in fattura per i “profili a rischio” che richiedono il Superbonus e altri bonus edilizi. È una delle misure della bozza del decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri, in contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche.
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Il capo della delegazione dei 5 Stelle Stefano Patuanelli avrebbe espresso dubbi sull’impatto di alcune misure inserite nel testo, e proposto di trasformare il decreto in un emendamento parlamentare. La richiesta però, non sarebbe stata accolta e si è deciso di procedere con il decreto legge che è stato approvato. Il premier Mario Draghi avrebbe insistito anche alla luce delle frodi registrate, che ammontano a 850 milioni in un anno.
Il decreto mira ad evitare le frodi relative alle detrazioni e cessioni di crediti per lavori edilizi ed estende l’obbligo del visto in conformità, previsto ora per la cessione del credito o lo sconto in fattura. Ciò vale anche nel caso che Superbonus al 110% venga utilizzato dal beneficiario in detrazione nella dichiarazione dei redditi, tranne nei casi in cui la dichiarazione sia presentata direttamente dal contribuente o tramite il sostituto di imposta.
L’obbligo per il visto di conformità è stato esteso anche in caso di cessione del credito o sconto in fattura relativi alle detrazioni fiscali per lavori edilizi diversi da quelli previsti dal Superbonus 110%.
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Cosa fare per ottenere il Superbonus
Il beneficiario dell’agevolazione deve inviare, anche attraverso un intermediario abilitato, una comunicazione telematica alle Entrate dell’avvenuta cessione del credito. Il concessionario deve confermare l’accettazione su un’apposito piattaforma resa disponibile dall’Agenzia delle Entrate. I crediti possono essere ceduti più volte e anche per le cessioni successive è previsto lo stesso iter. Le Entrate potranno sospendere fino a trenta giorni l’efficacia delle comunicazioni su cessioni del credito o su sconti in fattura, se ritiene che i profili siano “a rischio” per un controllo preventivo.
Gli articoli della Manovra da discutere in Senato sono saliti da 185 a 219. Tra le novità confermate ci sono il Fondo italiano per il clima (840 milioni all’anno dal 2022 al 2026 e 40 milioni dal 2027), la Proroga del bonus verde, 130 milioni per il programma spaziale Artemis, 20 milioni in 4 anni per il Gran premio di Imola, l’esenzione del bollo per i certificati digitali all’anagrafe; i fondi per il Giubileo a Roma e per la candidatura a Expo.
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Pensioni
Il Governo manterrà i requisiti attuali di Opzione donna, che verrà prorogata per un anno.
Reddito di cittadinanza
La stretta sull’assegno è decisa: si perderà il reddito dopo il rifiuto della seconda proposta di lavoro congrua, o nel caso di assenza ingiustificata ai Centri per l’impiego, dove i beneficiari del reddito dovranno recarsi almeno una volta al mese. Per “congrua” si intende un’offerta “entro ottanta chilometri di distanza dalla residenza o comunque raggiungibile nel limite temporale massimo di cento minuti con i mezzi di trasporto pubblici, se si tratta di prima offerta, ovunque collocata nel territorio italiano se si tratta della seconda offerta”.
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