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Superbonus 110%, il settore costruzioni dice basta alle strumentalizzazioni – Lavori Pubblici

Superbonus 110%, il settore costruzioni dice basta alle strumentalizzazioni - Lavori Pubblici

Superbonus sì o Superbonus no. Superbonus male assoluto,
Superbonus 110% panacea per il settore delle
costruzioni. Sembra uno scontro infinito, quello tra sostenitori e
detrattori dell’agevolazione fiscale ma, secondo
Federcepicostruzioni c’è una certezza: che la UE  sostiene
fermamente gli interventi di riqualificazione sismica e di
efficientamento energetico per favorire la transizione ecologica,
motivo per cui il Superbonus andrebbe messo al centro dell’agenda
politica per diventare una misura strutturale.

Superbonus 110%: stop alle strumentalizzazioni, sì a una
riforma strutturale

Sono questi i contenuti alla base della lettera aperta che
l’associazione indirizza a segretari di partito, deputati, senatori
richiamando le recenti analisi sull’impatto del Superbonus 110%
sull’economia e sulla società, auspicando a un dibattitro provo di
strumentalizzazioni.

Secndo il presidente della Federazione, Antonio
Lombardi “è importante che questa detrazione, che
ancora qualcuno confonde con finanziamenti o incentivi parlando
incomprensibilmente di coperture o buchi di bilancio
–sia
rimessa al centro dell’agenda politica con serietà e rigore
affinché si possa finalmente valutare come rendere strutturale
questa misura. Lo ha auspicato e chiesto anche la Commissione
europea: la riqualificazione sismica e l’efficientamento energetico
sono interventi primari per la transizione ecologica ed il
risparmio energetico
”.

Nella lettera si esprime anche “profonda preoccupazione
dell’intero comparto delle costruzioni in merito ad una misura che
ha rappresentato, ed ancora sta rappresentando, un fondamentale
strumento di rilancio del comparto e dell’economia tutta, e che sta
producendo ulteriori benefici legati al risparmio energetico, alla
sicurezza, al recupero ed alla riqualificazione dei
quartieri
”.

Il Superbonus è una detrazione, non un finanziamento

Spiega Leonardi che il Superbonus 110% non rappresenta un
finanziamento o un “rimborso spese”, ma una mera
detrazione alla quale non corrisponde alcuna
“uscita” che necessita di coperture ad hoc in bilancio tramite
l’apposizione di risorse.

Parlare di “esaurimento dei fondi” – continua ancora
il presidente Lombardi – è una palese forzatura: se fosse vero,
il problema andrebbe riproposto anche per tutte le altre detrazioni
vigenti che pure – secondo questa logica – potrebbero essere a
rischio “copertura”: le detrazioni per le spese sanitarie, per le
spese scolastiche, per l’affitto dei fuori sede, per le detrazioni
per i mutui o ancora per le detrazioni sulle ristrutturazioni e
sull’ecobonus con le aliquote ordinarie. Invece, stranamente, solo
per le detrazioni del Superbonus110%, si parla strumentalmente ed
artificiosamente di “mancanza di fondi” e necessità di
“coperture”. 
Secondo Lombardi si tratta di una
rappresentazione distorta che ha condizionato ed ancora condiziona
pesantemente l’appeal dello strumento.

E ribadisce la propria proposta: “Occorre un’analisi
politica seria, obiettiva, realistica, analitica, approfondita. Il
Superbonus sta impattando in maniera estremamente positiva sul Pil:
è evidente che questo sta producendo crescita, sviluppo, ricchezza.
Un circolo virtuoso che andrebbe analizzato nel suo complesso, per
poter davvero valutare se, e quanto, il Superbonus impatta sui
bilanci dello Stato e sulla finanza pubblica
”.

Alle affermazioni associa i dati del CRESME e dell’Istituto
Nomisma, che hanno acclarato la positività dell’impatto sociale e
ambientale del Superbonus 110%. In particolare si ricorda che:

  • i 38,7 miliardi di euro fino ad oggi ammessi
    in detrazione hanno già generato sull’economia nazionale un valore
    economico complessivo pari a oltre il triplo (124,8
    miliardi
    ): 56,1 miliardi di effetto diretto, 25,3 miliardi
    di effetto indiretto e 43,4 di effetto indotto;
  • la riqualificazione energetica degli edifici determinerà una
    riduzione del consumo di CO2 pari a 979 mila tonnellate
    annue
    , con un risparmio medio in bolletta di 500
    euro;
  • i lavori eseguiti contribuiranno inoltre alla
    produzione di energia rinnovabile con un
    incremento di energia prodotta da fotovoltaico/pannelli solari
    installati di quasi il 50%;
  • 634 mila nuovi occupati in totale nel settore
    costruzioni, di cui 410 mila nel settore e 224 mila
    nell’indotto
  • 483 mila famiglie con reddito medio basso
    hanno potuto effettuare lavori di riqualificazione energetica alla
    propria abitazione, a costo zero.

Conclude Lombardi: “questa diffusa diffidenza verso il
Superbonus
si è purtroppo tradotta sin qui in misure
incomprensibili, estremamente penalizzanti. Il blocco della
cessione del credito (5,4 mld di euro), sta mettendo in serio
pericolo la sopravvivenza di tante imprese e professionisti, che
rischiano il fallimento per aver creduto nello Stato italiano e
confidato in una normativa cambiata “in corso d’opera. Auspichiamo
vivamente che il Parlamento possa recepire le indicazioni della
Commissione europea e, lungi dal modificare ancora o addirittura
non prorogare questo strumento – lo stabilizzi e lo renda
strutturale. Ne trarrebbe enorme beneficio non solo il comparto
dell’edilizia, ma tutto il sistema Paese, come dimostrano i dati ad
oggi, rilevati ed approfonditi da una pluralità di studi”.

Source: lavoripubblici.it

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