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Superbonus 110%, in Sicilia investiti già 2 miliardi su 11mila immobili – Lavori Pubblici

Il Superbonus 110% va a processo e il verdetto,
secondo i professionisti, è piuttosto positivo. È stato questo il
tema del seminario promosso dall’Ordine
degli Ingegneri di Palermo
e organizzato dal gruppo
Giovani ingegneri Palermo, durante il quale sono
stati affrontati tutti i temi legati alla fruizione
dell’agevolazione fiscale, dal procedimento alla questione dello
stato legittimo e degli abusi edilizi, dall’isolamento termico e al
miglioramento sismico degli edifici alle asseverazioni, dal
contratto tra professionista e committente alla questione delle
sanzioni penali a carico del professionista con i conseguenti
risvolti assicurativi, su cui lo stesso l’Ordine ha invocato
dei correttivi.

Superbonus, oltre 2 miliardi investiti in Sicilia

In Sicilia, gli investimenti ammessi a detrazione ammontano a
quasi 2 miliardi di euro (1,9 per la precisione),
di cui 1,3 miliardi di euro per lavori già completati, per
quasi 11mila immobili oggetto di interventi, come
testimoniato dalle altrettante attestazioni depositate dai
professionisti (le cosiddette asseverazioni). Gli
ultimi dati sul Super Ecobonus 110% pubblicati
dall’Enea, collocano la performance della Sicilia
al sesto posto nazionale, ma non raccontano
tutto.

Sul punto è intervenuto il presidente dell’Ordine degli
ingegneri della provincia di Palermo, Vincenzo Di Dio: “Finora
l’andamento è stato promettente
– ha osservato – e se ne
ha conferma anche considerando un dato che riguarda la sola
provincia di Palermo, cioè l’aumento del 20% della forza lavoro
coinvolta dal comparto edilizia nel 2021. Non c’è però omogeneità
nella distribuzione sul territorio, perché in alcuni centri si sono
attivati ampi processi di rigenerazione urbana, mentre in altri i
cantieri sono pochissimi. Ciò in qualche caso può dipendere dalla
ritrosia dei professionisti ad affrontare le responsabilità
previste da una normativa che sicuramente presenta qualche
criticità, per esempio in materia di cessione del credito. È quindi
fondamentale estendere il più possibile la formazione specifica per
far sì che sia sfruttata al massimo la chance del
Superbonus”
.

Come evidenzia il report Enea, in Sicilia sono stati
completati lavori per il 68,2% degli investimenti ammessi a
detrazione
, leggermente sotto della media nazionale che si
attesta al 72,9%. Nell’Isola, in base alle asseverazioni depositate
(in totale 10.949), il 65,4% dei fabbricati oggetto di interventi è
costituito da edifici unifamiliari (807 milioni
di euro di investimenti), il 15,1% da
condomini (895 milioni di euro) e il 19,6% da
unità immobiliari funzionalmente indipendenti (218
milioni). Queste ultime esprimono la quota minoritaria del totale
di investimenti ammessi a detrazione, ma anche il tasso più alto di
realizzazione dei lavori, pari al 76,9% degli investimenti stessi
(si scende al 72,9% per gli edifici unifamiliari e al 61,8% per i
condomini).

Aggiungendo all’importo degli investimenti l’ulteriore 10% per
arrivare a quota 110, l’onere complessivo di cui lo Stato si farà
carico attraverso il meccanismo delle detrazioni per gli interventi
finora avviati in Sicilia è di 2,1 miliardi di euro
complessivi,
di cui 1,4 miliardi per detrazioni già
maturate in relazione a lavori già conclusi.

“La valutazione sul sistema non può che essere
positiva”,
ha aggiunto Di Dio. Il Presidente ha allo stesso
tempo evidenziato alcune criticità determinate da una gestione poco
equilibrata. “Gli interventi continuativi e i termini di
scadenza ristrettissimi imposti dalla normativa hanno fatto
emergere difficoltà su più fronti: per esempio nella gestione
economica da parte delle imprese, nell’approvvigionamento di
materiali e ponteggi, nel reperimento di maestranze specializzate,
necessarie perché si tratta di lavori spesso più tecnici di quelli
ordinari, e basti pensare alla realizzazione di cappotti termici o
all’installazione di impianti fotovoltaici. Il sistema va
certamente difeso ma andrebbe anche razionalizzato”.

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