Buone notizie sul fronte del Superbonus e del Voucher connettività. Anche ai professionisti potranno ricevere il bonus per Internet veloce. Attivato il primo marzo per favorire la digitalizzazione, il «Piano voucher per le imprese» finora destinato soltanto alle aziende di dimensione micro, piccole e medie, è stato esteso dal governo anche ai titolari di partita Iva, che potranno richiederlo a partire dalla settimana che parte il 23 maggio. «La decisione — ha commentato la sottosegretaria al ministero dello Sviluppo economico Anna Ascani — va incontro all’esigenza di assicurare il più ampio supporto possibile alla digitalizzazione del tessuto produttivo». Il decreto ministeriale, che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale la sera del 20 marzo, ha rimodulato le risorse, aumentando lo stanziamento a favore dei voucher con le caratteristiche di connettività più elevate.
Voucher connettività fino a 2.500 euro
In particolare, il Piano voucher prevede l’erogazione di un contributo compreso tra un minimo di 300 euro e un massimo di 2.500 euro (1 Giga) per abbonamenti a internet a velocità in download da 30 Mbit/s a 1 Gbit/s (e superiori). Sono previste quattro tipologie di voucher, a seconda dei parametri prestazionali (velocità massima in download e banda minima garantita) relativi all’offerta attivata. Le imprese e i professionisti potranno richiedere il voucher a uno qualunque degli operatori accreditati con il Mise, fino a esaurimento delle risorse stanziate (609 milioni iniziali, di cui è disponibile ancora circa l’80 per cento, ndr) e, comunque, non oltre il 15 dicembre del 2022. «Il bonus — spiega Ascani — è erogato solo nel caso in cui si tratti dell’abbonamento che fornisce una connessione migliore. Le imprese stanno richiedendo la fascia più alta (1 Giga) e quindi abbiamo spostato più risorse per quella tipologia di offerta».
Superbonus, possibile cedere solo una rata
Due le novità che riguardano i bonus edilizi: ci sarà un codice per garantire la tracciabilità delle cessioni dei crediti d’imposta e sarà possibile cedere anche una singola rata. Le banche poi potranno passare i crediti già acquistati in modo decisamente più libero, anche se poi questi non potranno essere «girati» ulteriormente. A fare il punto sulle regole è stata l’Abi in una circolare. In particolare, nella circolare è riportata la recentissima indicazione dell’Agenzia delle Entrate in materia di cessione parziale e tracciabilità delle cessioni dei crediti relativi al superbonus e agli altri bonus edilizi, con cui si specifica che i crediti derivanti dalle prime cessioni o dagli sconti in fattura saranno suddivisi in rate annuali di pari importo. A ciascuna rata annuale sarà attribuito un codice univoco che ai fini della tracciatura delle operazioni verrà indicato nelle eventuali successive cessioni che potranno quindi avere ad oggetto anche solo una o alcune delle rate annuali di cui è composto il credito. Inoltre, la circolare segnala la novità prevista nel decreto legge «Aiuti», che effettua una revisione della normativa sulla cessione dei crediti di imposta, introducendo la possibilità, per la banca e i soggetti appartenenti ad un gruppo bancario, di cedere in ogni momento i crediti già acquistati in favore dei «clienti professionali privati».
Source: corriere.it
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