Il D.L. n. 21/2022, convertito con legge n. 51/2022, ha
introdotto l’obbligo dal 1° luglio 2023 del
rilascio dell’attestazione SOA per lavori di
importo superiore a 516mila euro per potere accedere alle
detrazioni previste per il Superbonus 110%. Una
garanzia in più per il committente sulla serietà e l’affidabilità
di chi dovrà eseguire i lavori.
Superbonus 110%, in arrivo l’obbligo di attestazione SOA
Secondo quanto previsto dall’art. 10-bis della Legge n. 51/2022
e ai sensi dell’art. 84 del Codice dei Contratti pubblici, è
prevista l’introduzione dell’obbligo di qualificazione per le
imprese, che avverrà in due step:
- dal 1° gennaio al 30 giugno 2023: periodo transitorio;
- dal 1° luglio 2023 obbligo definitivo
Durante il periodo transitorio, per gli interventi
superiori ai 516mila euro che rientrano tra quelli previsti
per il Superbonus 110% e per gli altri bonus edilizi, le imprese
devono accedere un nuovo sistema di qualificazione. In particolare,
l’esecuzione dei lavori va affidata:
- a imprese in possesso, al momento della sottoscrizione del
contratto di appalto, della qualificazione ai sensi
dell’art. 84 del D.Lgs. n. 50/2016; - a imprese che al momento della sottoscrizione del contratto di
appalto documentano di avere sottoscritto un contratto
finalizzato al rilascio dell’attestazione di qualificazione con uno
degli organismi previsti dallo stesso art. 84 del Codice degli
Appalti.
Questa deroga è destinata a sparire dall’1 luglio 2023, data a
partire da cui i lavori Superbonus 110% possono essere
affidati esclusivamente a imprese in possesso dell’attestazione
SOA.
Attestazione come garanzia di qualità di imprese. E
i materiali? Il parere di Cortexa
Oltre ad essere uno strumento finalizzato a garantire i
committenti nella scelta delle imprese a cui affidare i lavori
Superbonus, l’Attestazione SOA potrebbe rappresentare anche
un’ulteriore conferma di qualità dei prodotti e dei materiali
utilizzati?
Sul tema abbiamo chiesto il parere di Cortexa,
il Consorzio italiano per il Sistema a Cappotto.
Innegabile infatti il ruolo di primo piano svolto
dal cappotto termico tra gli interventi
Superbonus 110%, la cui installazione rientra
fra gli interventi trainanti per l’accesso alle detrazioni.
“Come Cortexa siamo a favore di tutte le misure volte a
garantire la qualità, durabilità ed efficacia degli interventi di
efficientamento energetico, per cui siamo a favore anche
dell’attestazione SOA come criterio di accesso agli incentivi
fiscali, e auspichiamo che questo porti le imprese ad
utilizzare solo sistemi ETICS certificati” – ha precisato
l’ing. Federico Tedeschi, Coordinatore
Commissione Tecnica di Cortexa.
“Tuttavia – continua – l’attestazione SOA non è
sufficiente per garantire le competenze tecniche specifiche degli
applicatori di Sistemi a Cappotto. In questo ambito riteniamo
indispensabile rendere obbligatoria anche la certificazione
delle competenze degli installatori secondo la norma
UNI11716. Per quanto riguarda l’utilizzo di Sistemi a
Cappotto di qualità, quindi forniti come kit da un unico
produttore, dotati di certificato ETA e marcatura
CE, l’obbligatorietà della SOA potrebbe rappresentare un primo “incentivo” alla loro adozione in scala più grande. Per raggiungere
pienamente questo obiettivo è però necessario che anche l’Italia,
come altri paesi in Europa, renda obbligatorio l’impiego di kit
certificati. L’ultimo “ingrediente” necessario per garantire la
qualità dell’intervento con Sistema a Cappotto è la progettazione
da parte di professionisti qualificati, che conoscano e sappiano
applicare la norma UNI / TR11715″.
Un’attestazione SOA non basta quindi a garantire l’affidabilità
di prodotti e installazione: se essa dà garanzie sulla serietà
dell’impresa, dall’altra va affiancata dall’utilizzo di kit
certificati e dal ricorso a professionisti certificati e
competenti.
Source: lavoripubblici.it
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