Il superbonus 110 per cento desta grande interesse e tra le ultime notizie c’è un’analisi della Cgia di Mestre che ha individuato le Regioni più attive nell’utilizzare l’agevolazione. Scopriamole insieme.
In cima alla classifica delle Regioni che utilizzano di più il superbonus 110 per cento c’è il Veneto, dove si registrano 13.933 asseverazioni. Come indicato dalla Cgia di Mestre, l’incidenza percentuale delle asseverazioni in Veneto sul numero degli edifici residenziali esistenti è pari all’1,3%.
Subito dopo il Veneto c’è il Lazio con 9.402 asseverazioni e un’incidenza pari all’1,2 per cento. Segue la Toscana, con 8.455 asseverazioni e sempre un’incidenza dell’1,2 per cento.
Al quarto posto di questa classifica figura l’Emilia-Romagna con 9.145 asseverazioni e un’incidenza dell’1,1 per cento. Seguono la Lombardia con 16.268 asseverazioni e un’incidenza dell’1,1 per cento, il Friuli-Venezia Giulia con 2.920 asseverazioni e un’incidenza dell’1,0 per cento, il Trentino-Alto Adige con 1.901 asseverazioni e un’incidenza dello 0,9 per cento, l’Umbria con 1.772 asseverazioni e un’incidenza dello 0,9 per cento, il Piemonte con 8.024 asseverazioni e un’incidenza dello 0,8 per cento e l’Abruzzo con 2.784 asseverazioni e un’incidenza dello 0,8 per cento.
Poi ancora le Marche con 2.462 asseverazioni e un’incidenza dello 0,8 per cento, la Basilicata con 1.131 asseverazioni e un’incidenza dello 0,7 per cento, la Campania con 6.273 asseverazioni e un’incidenza dello 0,7 per cento, la Sardegna con 3.558 asseverazioni e un’incidenza dello 0,7 per cento, la Puglia con 6.311 asseverazioni e un’incidenza dello 0,7 per cento, la Valle d’Aosta con 281 asseverazioni e un’incidenza dello 0,7 per cento, la Calabria con 3.895 asseverazioni e un’incidenza dello 0,6 per cento, il Molise con 620 asseverazioni e un’incidenza dello 0,6 per cento, la Sicilia con 7.214 asseverazioni e un’incidenza dello 0,5 e la Liguria con 1.239 e un’incidenza dello 0,5 per cento.
Nella sua analisi, la Cgia di Mestre ha anche espresso una critica nei confronti dell’agevolazione, ma non relativa ai possibili comportamenti fraudolenti che può generare, bensì legata al costo che crea per lo Stato non proporzionale al numero di edifici efficientati.
La Cgia di Mestre ha infatti registrato che, a seguito di 107.588 asseverazioni depositate al 31 gennaio scorso, con il superbonus 110 per cento lo Stato dovrà farsi carico di una spesa di poco superiore a 20 miliardi di euro. E tenendo conto che in Italia ci sono quasi 12,2 milioni di edifici residenziali, si stima che ad oggi l’agevolazione abbia interessato solo lo 0,9 per cento del totale degli immobili destinati ad uso abitativo.
Per tale ragione, la Cgia di Mestre ritiene che la soglia di detraibilità delle spese sostenute andrebbe abbassata, portandola ad esempio al 60-70 per cento, anticipando il decalage stabilito dall’ultima finanziaria. Un intervento ritenuto necessario non perché il superbonus non rivesta un ruolo importante nel rilancio dell’edilizia e nel miglioramento della qualità delle nostre abitazioni, ma perché rischia di drogare il mercato.
Source: idealista.it
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