22 Marzo 2022
Nelle more di una corretta informazione alla cittadinanza cui la categoria, che ci si pregia di rappresentare, offre un servizio attivo e fattivo sull’applicazione del Superbonus 110%, preme evidenziare che gli interventi concernenti la demolizione e ricostruzione dei fabbricati, fruendo delle agevolazioni proprie della legge straordinaria inerente il c.d. 110%, non può essere attuato per la zona sismica 4, cui la Regione Sardegna appartiene.
Invero, al fine di fornire una corretta interpretazione, si rimanda alla risposta 516 del 2021 dell’Agenzia delle Entrate, ove viene specificatamente chiarito quanto sopra rappresentato, asserendo che: “In particolare, nell’ambito degli interventi “trainanti”, il Superbonus spetta, ai sensi del citato comma 4 del predetto articolo 119 del decreto Rilancio, a fronte del sostenimento delle spese per interventi di messa in sicurezza statica delle parti strutturali di edifici nonché di riduzione del rischio sismico degli edifici stessi, di cui ai predetti commi dell’articolo 16 del citato decreto legge n. 63 del 2013.
Si tratta, in particolare, degli interventi indicati nell’articolo 16-bis, comma 1, lettera i), del TUIR, realizzati su edifici ubicati nelle zone sismiche 1, 2 e 3 di cui all’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 20 marzo 2003.”
Tale chiarimento è ritenuto doveroso, sia per mera trasparenza amministrativa, che per il fatto che si è venuti a conoscenza di talune iniziative da intendersi quali manifestazioni di intenti.
Qualora il cittadino, fuorviato da una mala informazione di merito, aderisse ad un intervento di demolizione e ricostruzione ammesso unicamente con l’Ecobonus 50% (per la Regione Sardegna), sfruttando però i benefici propri del Superbonus 110%, si vedrebbe contestare l’attuazione dell’intervento, dagli Enti preposti alla verifica e/o controllo, unicamente ad intervento concluso ovvero in corso d’opera.
Tale contestazione implicherebbe un ingente danno a tutti gli attori coinvolti nell’intervento, specie per il committente che dovrebbe restituire la somma indebitamente goduta, con l’aggravio delle sanzioni di merito.
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