Nulla di ufficiale, ma nelle schede tecniche inviate dal Governo
alle Commissioni parlamentari si apre ad una proroga al
2023 per le detrazioni fiscali del 110%
(superbonus) previste dal Decreto
Rilancio.
Superbonus 110%: le possibilità di proroga
Come sappiamo, nella versione originaria del Decreto-Legge 19 maggio 2020,
n. 34 (c.d. Decreto Rilancio) è stata previsto il bonus 110%
solo per le spese sostenute dall’1 luglio 2020 al 31
dicembre 2021.
Le difficoltà operative dovute ad una normativa che si è
completata solo 139 giorni dopo la pubblicazione del D.L. n.
34/2020 e i tanti dubbi degli operatori del settore, hanno portato
a diverse modifiche del testo della norma. Modifiche arrivate prima
con il Decreto-Legge 14 agosto
2020, n. 104 (c.d. Decreto Agosto) convertito con modificazioni
dalla legge 13
ottobre 2020, n. 126, e poi con la Legge 30 dicembre
2020, n. 178 (c.d. Legge di Bilancio 2021).
Soprattutto la Legge di Bilancio 2021 ha previsto le modifiche
più importanti, compresa la tanto richiesta
proroga. Proroga, però, che sconta due problemi di
fondo:
- la limitata finestra temporale – per i
maggiori interventi è stata prevista solo una proroga di 6 mesi (al
30 giugno 2022) con possibilità di arrivare al 31 dicembre 2022 a
determinate condizioni (60% dei lavori completati al 30 giugno
2022); - la conferma da parte della Commissione
Europea.
Ed è soprattutto questa che non ha mai lasciato tranquilli gli
operatori del settore. L’art. 1, comma 74 della Legge di
Bilancio 2021 ha previsto (come sottolineato anche
dall’Agenzia delle Entrate in tutte le sue risposte aggiornate alla
Legge n. 178/2020) che le proroghe avrebbero dovuto ricevere il
via libera da parte del Consiglio
dell’Unione europea. Via libera che non è mai
arrivato.
Il superbonus 110% e il Governo Draghi
Non è un mistero che il superbonus sia una di quelle misure
fortemente volute dal Governo Conte e dalla
compagine dei 5 Stelle. Come non è un mistero che al suo
insediamento il nuovo Presidente del Consiglio Mario
Draghi ha subito fatto un distinguo molto vago tra debito
buono e cattivo. Non lasciando tranquilli nessuno.
Proprio per questo motivo, la presenza della proroga al
2023 all’interno delle schede tecniche del
Recovery Plan, pur non rappresentando ancora nulla
di concreto, apre a nuovi scenari in cui il superbonus potrà
rappresentare un vero e proprio protagonista della crescita
energetica ed economica del Paese. Soprattutto alla luce di una
normativa che nel frattempo si è consolidata e ha risolto i tanti
dubbi interpretativi.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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