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Superbonus 110 per le aree terremotate prorogato al 2025 – Immobiliare.it News

La proroga al 2025 del Superbonus 110% per gli interventi edilizi sulle aree terremotateÈ uno tra gli emendamenti alla Legge di Bilancio 2022 approvati in commissione alla Camera. La conferma è arrivata con la pubblicazione in Gazzetta della Legge di Bilancio 2022, dove emerge che la misura prevede lo stanziamento di 6 miliardi di euro

Nessuna riduzione del Bonus

È stato anche confermato che non ci sarà nessuna riduzione percentuale al Superbonus nei territori dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza. La misura riguarda in particolare tutti i comuni dei territori colpiti da eventi sismici che si sono verificati a partire dal 1° aprile 2009, dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza. 

La misura anche le villette e le bifamiliari

Era stato il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Post Sisma 2016, Giovanni Legnini, qualche mese fa a ribadire la necessità  di una proroga del Superbonus 110% di quattro anni per la ricostruzione dei crateri post sisma e anche per le case unifamigliari. 

L’estensione alle cosiddette villette e alle bifamiliari è da ricercarsi nella vasta diffusione di questo tipo di edifici nelle aree più colpite dal terremoto del 2016. Legnini ha commentato che la proroga generalizzata del Superbonus110% fino al 2025 nelle aree colpite dal sisma apre uno scenario molto positivo per la ricostruzione del Centro Italia, una delle più vaste e complesse che il Paese si sia trovato ad affrontare.

Il commissario straordinario ha poi aggiunto che per quanto riguarda la proroga del Superbonus, non sono previste distinzioni per tipologia di edificio né condizioni sull’avanzamento dei lavori e neanche la progressiva riduzione della detrazione negli anni (come accade invece nella normativa generale).

Secondo il bilancio dell’attività svolta fino a oggi e riportato da Legnini per la ricostruzione privata, nei primi undici mesi del 2021 sono stati approvati quasi 4.900 progetti per 1,7 miliardi di contributi, il doppio rispetto al 2020. Una cifra che da sola rappresenta quasi la metà dei progetti totali approvati dall’inizio della ricostruzione. Il commissario ha spiegato che il numero di cantieri attivi è pari a quello dei cantieri conclusi: con quelli ultimati nel corso di quest’anno (2.185), da inizio ricostruzione i cantieri chiusi sfiorano quota 6 mila. In totale, le case già riconsegnate ai proprietari sono circa 15 mila, mentre altrettante sono ancora da riconsegnare.

di Ida del Coro

Source: immobiliare.it

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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