Superbonus 110%: Poste Italiane chiude la piattaforma per l’acquisto e la cessione dei crediti d’imposta: cosa può fare adesso chi ha richiesto il Superbonus? Vediamo nel seguente articolo cosa cambia per i soggetti che vogliono usufruire dell’incentivo.
La proroga del Superbonus 110% nel 2022 ha introdotto alcune novità volte a limitare i comportamenti dei cosiddetti “furbetti”.
Le modifiche sono state attuate soprattutto in merito al meccanismo di acquisto e cessione dei crediti d’imposta legati all’agevolazione: in quest’ottica ha agito anche Poste Italiane, che recentemente ha chiuso la piattaforma web dedicata proprio alla gestione dei crediti d’imposta.
Vediamo nel dettaglio quali sono le ultime novità sul tema.
Superbonus 110%: chiusa la piattaforma per l’acquisto dei crediti di imposta
Poste Italiane ha chiuso la piattaforma online che permetteva ai contribuenti di richiedere la cessione dei crediti relativi ai bonus fiscali previsti dal decreto Rilancio, incluso il Superbonus 110%, l’Ecobonus e il Sismabonus e gli altri incentivi come il bonus facciate e il bonus ristrutturazione.
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La cessione dei crediti d’imposta a Poste Italiane permetteva ai correntisti di ottenere liquidità in un’unica soluzione direttamente sul proprio conto corrente BancoPosta. Il procedimento era semplice, poiché bastava:
- presentare la richiesta compilando o sottoscrivendo la proposta di cessione del credito d’imposta tramite la procedura online, inserendo le credenziali SPID, CIE o CNS, oppure recandosi in un ufficio postale sul territorio;
- comunicare all’Agenzia delle Entrate la richiesta di cessione del credito verso Poste Italiane, secondo le modalità previste dalla normativa vigente.
Al termine dell’iter, una mail avvisava il cliente BancoPosta sull’esito della procedura.
Cessione crediti Superbonus 110%: cosa cambia
Chi ha intenzione di cedere i crediti d’imposta derivanti dal Superbonus 110% o da altri incentivi fiscali, quindi, non potrà più rivolgersi a Poste Italiane, che non ha comunicato se si tratta di uno stop temporaneo o definitivo del servizio.
Queste, al momento, le alternative a cui si possono affidare i contribuenti:
- Cassa Depositi e Prestiti, che permette a piccole, medie e grandi imprese italiane operanti principalmente nei settori costruzioni, energia e affini di richiedere l’acquisto dei crediti d’imposta maturati sugli interventi di ristrutturazione edilizia e di efficientamento energetico ammissibili ai benefici fiscali nei casi di pagamento tramite “sconto in fattura”;
- altre banche, come ad esempio IFIS o BNL. In questi casi i corrispettivi derivanti dalla cessione e dall’acquisto dei crediti di imposta saranno erogati sul conto corrente in tempi brevi rispetto alla data in cui il credito risulterà nel cassetto fiscale.
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