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Superbonus 110%: Poste riapre alla cessione del credito! – Trend-online.com

La cessione del credito non è altro che la possibilità di ricevere in maniera immediata quanto spetta a titolo di detrazione d’imposta sull’Irpef e negli anni in cui il Superbonus 110% è stato attivo ci sono state molte, moltissime novità al riguardo. Questa volta a cambiare è la posizione di Poste: ecco cosa succede e come usufruire della cessione del credito.

Prima ancora di addentrarci nel tema, è necessario fare un passo indietro e vedere cosa è successo con il Superbonus in questi mesi: come i più aggiornati sapranno sicuramente, sono cambiate tante condizioni rispetto a questa misura, tra decreto antifrode, cessione del credito, sconto in fattura e proroghe o scadenze.

Insomma, le condizioni per usufruire del Superbonus cambiano in maniera praticamente continua, giorno dopo giorno ci sono costantemente novità ed anche stare al passo con questi cambiamenti non è semplice, soprattutto se si è indecisi circa questa opportunità da sfruttare.

Ciò che sappiamo è che ad oggi il Superbonus c’è ed è ancora attivo per tutti, comprese le villette unifamiliari (come vedremo) e che si può godere dello sconto in fattura ed anche della cessione del credito, ma solo a certe condizioni.

A ciò, si va ad aggiungere la posizione di Poste Italiane, ente che ha riaperto alla cessione del credito ma a specifiche condizioni che andremo a vedere proprio nel corso dell’articolo.

Per approfondire queste tematiche suggeriamo di fare riferimento sempre ai portali ufficiali, in questo caso di Poste e di Agenzia delle Entrate, ma anche a professionisti che aggiornano con varie modalità il proprio pubblico. Come fa per esempio sul suo canale YouTube il “Geometra Danilo Torresi“, sempre molto preciso nell’esporre le novità che giorno dopo giorno confondono i cittadini e rendono più complesso il tema. A tal proposito, ecco al sua spiegazione della novità relativa a Poste Italiane:

Superbonus 110%: cosa è cambiato nel 2022?

Come detto, prima di approfondire la questione relativa a Poste ed alla cessione del credito è necessario fare un passo indietro e comprendere la situazione generale relativa al più importante dei bonus edilizi: si tratta del Superbonus, ovviamente, il quale è stato in mezzo ad una trattativa molto serrata a fine 2021.

Si parlava di far finire questo bonus a ridosso del 2021, rendendolo attivo nel 2022 solo per condomini e IACP. Cancellarlo così, però, sarebbe stato molto problematico, con tantissimi cittadini che sarebbero rimasti nel territorio di mezzo: lavori già iniziati ma non completati, con il rischio di veder svanire la detrazione al 110%.

Il Governo Draghi ha alla fine optato per la soluzione più ragionevole, vale a dire lasciare attivo il Superbonus per tutto il 2022 e per tutte le tipologie di abitazioni, ma con due condizioni principali: dal 2023 stop alle villette unifamiliari e percentuale di detrazione a calare nei prossimi anni fino al 2025.

Queste due condizioni si verificheranno anche in base a quanto si deciderà in sede di Legge di Bilancio del prossimo anno, ma per ora limitiamoci alle condizioni attuali, già abbastanza complesse.

Infatti, le villette unifamiliari possono usufruire del Superbonus nel 2022, ma solo a condizione che entro il 30 giugno 2022 abbiano svolto almeno il 30% dei lavori (certificati con SAL). In sostanza, chi rientra in questa tipologia di abitazione deve usufruire del Superbonus subito se ne ha l’intenzione.

Superbonus 110%: decreto antifrode e cessione del credito

A completare il quadro attuale relativo al Superbonus, ci sono una serie di normative che hanno regolamentato in generale i bonus edilizi negli ultimi mesi. Emerge tra tutte sicuramente il decreto antifrode, pensato come dice il termine per porre fine alla lunga serie di frodi avvenute proprio tra i bonus edilizi.

In realtà il Superbonus non è tra i maggiori colpevoli, come dimostrato dal report dell’Agenzia delle Entrate che riporta che solo il 3% dei casi di frode è riconducibile al Superbonus, mentre una percentuale oltre il 40% riguarderebbe il bonus facciate e l’ecobonus.

In ogni caso, il decreto antifrode ha inserito una serie di obblighi per coloro che vogliono usufruire dei bonus edilizi, con in particolare l’asseverazione dei costi per il Superbonus. Si tratta, in parole semplici, di una perizia che dimostra che i lavori svolti hanno dei costi congrui con quanto dichiarato.

In questo modo, non si possono più gonfiare i costi ad hoc (talvolta per lavori che non esistono o su abitazioni che non esistono) per ottenere un maggiore importo in detrazione.

Queste le novità generali sul Superbonus relative alle implementazioni normative degli ultimi mesi, ma cosa cambia sul fronte cessione del credito?

Superbonus 110% e cessione del credito: cosa cambia?

Cessione del credito e sconto in fattura rendono sostanzialmente più liquidi i bonus edilizi, con particolare focus sul Superbonus che è quello che permette di ottenere le cifre più elevate. Per questo motivo, la lente di ingrandimento è stata proprio su queste due possibilità, in quanto rendono più “goloso” il bonus e, ovviamente, i tentativi di frode.

Dal 2022 è possibile di nuovo sfruttare la cessione del credito per ottenere l’importo in detrazione in maniera più immediata, ma è necessario farlo attraverso passaggi ben precisi (tra cui anche l’asseverazione e congruità delle spese già viste) e avvalendosi di professionisti. Per questo motivo, suggeriamo a chiunque volesse usufruirne di rivolgersi a professionisti in grado di garantire che le procedure siano portate a termine secondo la normativa vigente.

In tal direzione si va a collocare anche la novità relativa a Poste Italiane, oggetto di approfondimento nel prossimo paragrafo.

Superbonus 110%: Poste torna alla cessione il credito!

La vera novità è appunto questa: Poste Italiane torna tra gli enti a cui si può cedere il credito maturato. Anche in questo caso ci sono però delle condizioni ben precise da rispettare e soprattutto va specificato che Poste può accettare la richiesta, ma naturalmente si riserva anche il diritto di rifiutarla.

Gli aspetti tecnici sono spiegati anche nel video posto dopo l’introduzione, ma cerchiamo di riassumerli anche qui in modo da dare ai nostri lettori una panoramica completa della situazione attuale.

La cessione del credito, per altro, è stata autorizzata anche più volte: si può cedere il credito fino ad un massimo di tre volte, ma come vedremo Poste ha una posizione ben precisa al riguardo. Ecco quali sono gli aspetti da tenere a mente se si vuole esercitare questa possibilità.

Superbonus 110%: come cederlo a Poste

Ci sono delle condizioni da rispettare affinché la cessione del credito maturato grazie al Superbonus o altro bonus edilizio sia accettata, in quanto Poste ha la facoltà di rifiutarla a propria discrezione.

Una delle indicazioni fornite è che il credito non deve essere già stato ceduto ma deve provenire direttamente dal soggetto che ha sostenuto le spese per i lavori. Insomma, è autorizzata la cessione del credito fino a tre volte, ma non per Poste, che accetta solo se si tratta della prima.

In secondo luogo, è necessario che vi sia un professionista a fare da intermediario, può trattarsi di un geometra, commercialista o notaio, ma in ogni caso è un soggetto che garantisce sull’intera procedura. Anche questo aspetto è importante per chi volesse cedere il credito proprio a Poste Italiane.

L’ultimo aspetto importante riguarda invece l’anno di competenza delle spese: si può cedere solo il credito maturato dal 2022 in poi. Per i crediti maturati nel 2021 si può cedere solo la quota relativa a partire dal 2022, dopo aver quindi già ricevuto la detrazione relativa al 2021.

Copywriter ed aspirante giornalista, classe 1997.
Laureato in Economia e Commercio e laureando magistrale in Management, Finanza ed International Business presso l’Università degli Studi di Bergamo.
Appassionato di scrittura, sono un articolista e SEO Copywriter Freelance e miro a farne una professione a 360°. Amo scrivere di economia, finanza, marketing e attualità ma mi piace anche spaziare in altri ambiti. Ho una grande passione per il digital ed i business online, sogno in grande ma rimango con i piedi per terra.

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