Iniziative per rendere più efficaci e fruibili le misure di incentivazione delle ristrutturazioni edilizie: è questo l’oggetto di una risoluzione – prima firmataria Patrizia Terzoni (M5S) – presentata in VIII e X Commissione della Camera.
Terzoni evidenzia come la principale finalità di questa risoluzione sia quella di coniugare e rendere coerenti i diversi interventi normativi di incentivazione delle ristrutturazioni edilizie. Sotto questo profilo la sua iniziativa, ancorché assunta in un periodo precedente, assume ancora maggior valore dopo che è stato introdotto il Superbonus 110% a sostegno di interventi edilizi per il miglioramento delle prestazioni sismiche ed energetiche.
Naturalmente è consapevole che il tempo trascorso e le innovazioni legislative rendano opportuno aggiornare – anche alla luce delle risultanze del ciclo di audizioni che le Commissioni stanno svolgendo in materia – i diversi impegni da essa recata, che tuttavia nascevano da richieste dei soggetti direttamente coinvolti nella fase applicativa delle diverse misure.
Terzoni ricorda che è molto richiesto quanto recato dal primo impegno, che si riferisce all’aumento fino a 130 mila euro delle detrazioni quando gli interventi finalizzati congiuntamente alla riduzione del rischio sismico e alla ristrutturazione determinino il passaggio a due classi di rischio inferiori. Si chiede se, in relazione al superbonus, non sia utile mutuare tale richiesta, rendendo progressiva la detrazione a seconda del numero di classi che si riesce a scalare.
Analogamente, appare a suo avviso significativo provare a modulare e rendere flessibili le quote, in base alla capienza reddituale e fiscale del contribuente, così come l’idea di inserire nelle detrazioni le spese eventualmente necessarie per il trasferimento ad altro alloggio in attesa dell’esecuzione dei lavori.
Ancora, attira l’attenzione dei colleghi su due altre proposte contenute nell’atto in esame. In primo luogo, reputa utile provare a ridurre l’ulteriore consumo di suolo connesso alla realizzazione di interventi di nuova costruzione, adottando iniziative normative che consentano di estendere l’applicazione degli incentivi per la riqualificazione energetica e per la riduzione del rischio sismico agli acquirenti di unità immobiliari o immobili rimasti incompiuti.
In secondo luogo, si potrebbe cogliere l’occasione degli incentivi fiscali per rendere finalmente efficaci nonché obbligatorie la formazione e la tenuta aggiornata del cosiddetto fascicolo del fabbricato.
Infine, sottolinea l’esigenza di stabilizzare i diversi incentivi almeno per i prossimi 5 anni.
In allegato il testo completo della risoluzione
Source: casaeclima.com
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