Superbonus 110 proroga 2023: arriva la tanto attesa proroga per il Superbonus al 110%. La decisione è stata ufficializzata con l’inserimento della proroga fino al 2023 nella Nota di aggiornamento al Def appena approvata dal Consiglio dei ministri. Il Superbonus 110%, recentemente semplificato, consente di ottenere detrazioni o lo sconto immediato in fattura attraverso la cessione del credito, da utilizzare per gli interventi di ristrutturazione finalizzati al miglioramento delle classi energetiche.
Strumento rivoluzionario, agevolazione senza precedenti
«Il sentiero programmatico per il triennio 2022-2024 — si legge nella Nadef — consente di coprire le esigenze per le cosiddette politiche invariate e il rinnovo di numerose misure di rilievo economico e sociale», fra cui appunto l’efficientamento energetico degli edifici.
Dopo la decisione della proroga, il presidente del Consiglio Mario Draghi dovrà affrontare il tema posto da più di 50 aziende operative su tutto il territorio nazionale, che hanno scritto una lettera al primo ministro affinchè si provveda a rendere strutturale il Superbonus 110%. È «uno strumento rivoluzionario, un’agevolazione senza precedenti, con un impressionante potenziale espansivo». Questa la posizione di Manuele Solazzo, general manager del gruppo Solarplay, azienda che progetta e installa impianti fotovoltaici e interventi di riqualificazione energetica residenziali e industriali sul territorio nazionale. Secondo Solarplay, Nanotecna Italia e QFort, aziende capofila dell’iniziativa, «i dati non ammettono dubbi: il Superbonus 110% ha riacceso i motori all’edilizia italiana. Si calcola che la misura avrà un impatto di 6 miliardi di euro di ricadute dirette sul settore, che diventano 21 miliardi sull’economia nel suo complesso. L’efficienza energetica conviene sia ai cittadini che alle casse dello Stato, anche grazie al maggiore gettito provocato dagli investimenti nel settore».
Superbonus 110 proroga 2023, i miglioramenti previsti
“Oggi abbiamo approvato in Consiglio dei ministri la nota di aggiornamento del Def in cui si dice, notizia attesa da molti, che continueremo sul 110%. Magari migliorandolo, magari integrandolo in un ambito di riqualificazione urbana non solo energetica“. Lo ha detto il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini parlando al Festival delle città. “I regolamenti proposti dalla commissione Ue per tagliare del 55% le emissioni al 2030 e arrivare alla decarbonizzazione al 2050 non si rispetteranno se le città non si riorganizzano. E quando parlo di città non penso solo alla mobilità ma all’efficientamento energetico, ecc”, ha evidenziato il ministro. “Stiamo lavorando con la commissione competente al Senato per vedere se riusciamo ad arrivare finalmente ad una legge sulla rigenerazione urbana che è ferma da anni. Il tema politiche urbane – ha ribadito – non è solo mobilità, case popolari, ma questa visione integrata”.
Niente bonus casa “ordinari”
Sono rimasti delusi quanti auspicavano di trovare nella Nota di aggiornamento al DEF indicazioni sulla volontà o meno del Governo di intervenire sui bonus casa “ordinari”. Ora bisognerà aspettare che prenda il via l’iter di messa a punto della Legge di Bilancio 2022. Cosa che non avverrà se non entro fine anno.
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