Superbonus 110 per cento, il Ministero dell’Economia conferma che la proroga fino al 2023 entrerà in Legge di Bilancio 2022, tenuto conto degli effetti della misura. Restano invece ombre sulla possibilità di estensione anche per l’anno successivo.
Superbonus 110 per cento, proroga al 2023 in Legge di Bilancio: il Sottosegretario al MEF Claudio Durigon conferma l’impegno del Governo.
Nel corso delle interrogazioni in Commissione Finanze della Camera del 16 giugno 2021 si è tornati a parlare della proroga del superbonus, così come della necessità di semplificare le procedure per l’accesso all’agevolazione fiscale.
Il superbonus del 110 per cento entra a far parte del pacchetto di misure funzionali al raggiungimento degli obiettivi legati al Recovery Plan. L’Italia si impegna a migliorare l’efficienza energetica degli edifici esistenti, in linea con l’obiettivo fissato dall’Unione Europea sul miglioramento delle prestazioni.
Un obiettivo da raggiungere entro il 2025 e che fa subito pensare alla necessità di una proroga lunga per il superbonus del 110 per cento. Il Ministero dell’Economia non si esprime tuttavia sull’ipotesi di rinnovo dell’agevolazione anche per il 2024.
Superbonus 110, proroga al 2023 in Legge di Bilancio: il MEF conferma l’impegno del Governo
L’avvio del superbonus del 110 per cento, in vigore ormai da quasi un anno, è stato ostacolato da un eccesso di burocrazia che, unito alla complessità dell’agevolazione, ha depotenziato l’efficacia della misura almeno nel primo periodo.
Sin da subito è quindi emersa la necessità di prorogare il superbonus del 110 per cento, che secondo la normativa in vigore sarà operativo fino al 30 giugno 2022 e, in specifiche fattispecie, anche nel 2023.
Nel dettaglio, per i lavori effettuati da condomini e persone fisiche in relazione agli edifici plurifamiliari, la detrazione del 110 per cento spetta per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2022, se alla data del 30 giugno 2022 siano effettuati lavori per almeno il 60 per cento dell’intervento complessivo.
Per i lavori in condominio la proroga è fino al 31 dicembre 2022, senza vincoli relativi alle spese sostenute entro metà anno
Per i lavori effettuati dagli IACP la proroga è fino al 31 dicembre 2023, se al 30 giugno 2023 sono stati effettuati lavori per almeno il 60 per cento dell’intervento complessivo.
La proroga del superbonus fino al 2023 è quindi limitata a una casistica specifica, ma l’intento del Governo è estenderla per tutti.
È stato il Sottosegretario al Ministero dell’Economia, Claudio Durigon, nel corso delle interrogazioni in Commissione del 16 giugno 2021, a ricordare che l’impegno assunto dall’Esecutivo è di prorogare l’ecobonus con aliquota maggiorata all’interno della Legge di Bilancio 2022.
Nel determinare il rinnovo dell’agevolazione, si terrà conto dei dati relativi alla sua applicazione in relazione agli effetti finanziari, alla natura dei lavori effettuati e al conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico e sicurezza degli edifici.
- Commissione Finanze della Camera – interrogazioni del 16 giugno 2021
- Scarica il resoconto delle interrogazioni tenutesi il 16 giugno 2021 con le dichiarazioni del Sottosegretario al MEF sulla proroga del superbonus
Superbonus 110 per cento, sulla proroga al 2024 non c’è certezza
Non c’è per ora una linea chiara sull’ipotesi che la possibilità di accedere al superbonus si estenda fino al 2024, anche se le dichiarazioni del Sottosegretario al MEF ne evidenziano la necessità:
“È opportuno ricordare anche che nel Piano nazionale di ripresa e resilienza è definito l’obiettivo di ristrutturare gli edifici pubblici e privati, migliorandone l’efficienza energetica attraverso l’isolamento termico, gli impianti di riscaldamento e raffreddamento e l’autoproduzione di elettricità, nonché il monitoraggio dei consumi da parte degli utenti. L’obiettivo fissato dall’Unione europea è di raddoppiare il tasso di efficientamento degli edifici entro il 2025.”
Il superbonus, oltre ad essere uno strumento utile per rilanciare il comparto dell’edilizia, può assumere un ruolo di spicco anche nel progetto di transizione ecologica dell’Italia, anche alla luce delle semplificazioni introdotte dal decreto n. 77/2021.
L’impegno assunto con l’Unione Europea impone quindi scelte decise ma, per ora, resta l’incognita su quello che sarà il destino dell’agevolazione.
Source: informazionefiscale.it
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