Novità importanti in tema di detrazioni fiscali: Camera e Senato hanno approvato le nuove linee guida contenute nel Recovery Plan, tra cui rientrano la proroga del superbonus 110% al 2023 e un’aliquota unica al 75% per tutti gli altri bonus ristrutturazioni. Il 30 aprile la consegna all’UE della versione definitva del piano.
Il Governo continua a lavorare sulle misure fiscali contenute nel prossimo Recovery Plan. La Camera e il Senato hanno approvato le nuove linee guida in tema di bonus ristrutturazioni: prevista un’aliquota unica al 75% e la proroga del superbonus 110% al 2023. E si allarga anche la platea dei beneficiari.
Il 30 aprile 2021 è la data entro cui il Governo dovrà redigere la versione definitiva del piano da trasmettere poi all’Unione Europea.
Vediamo insieme i punti cardine e le nuove linee di indirizzo previste per i bonus ristrutturazioni e per gli interventi edilizi.
Superbonus 110% prorogato al 2023
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Camera e Senato hanno da poco approvato le nuove linee guida in tema di detrazioni fiscali per ristrutturazioni ed interventi edilizi.
Tra le misure più importanti definite dal Parlamento spicca la proroga al 2023 del superbonus 110%, che verrà esteso a tutti i mesi del prossimo anno con l’obiettivo di incentivare ulteriormente gli interventi di riqualificazione energetica del settore dell’edilizia privata.
Novità importante è anche l’ampliamento della platea dei beneficiari del superbonus, che ricomprenderà anche i soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni, con una particolare attenzione al settore alberghiero e del turismo e alle PMI in difficoltà a causa delle restrizioni.
Inoltre, potranno godere delle detrazioni di imposta anche gli interventi effettuati dalle aziende agricole sui fabbricati rurali, categoria questa che fino ad oggi era esclusa dal perimetro di applicazione delle agevolazioni fiscali.
Le altre novità previste nel Revovery Plan
Tra le ulteriori misure passate al vaglio del Governo e poi approvate dal Parlamento va rilevata anche la definizione di un’aliquota unica al 75% per tutti gli altri bonus esistenti in tema di ristrutturazioni e interventi di efficientamento energetico.
Il motivo di ciò sarebbe da ricercare nella necessità di stabilizzare e di razionalizzare quella moltitudine di bonus e agevolazioni fiscali ad oggi previste, tra cui rientrano l’ecobonus, il sismabonus, il bonus verde e i bonus arredi e facciate, tutte misure di aiuto che nelle intenzioni del Governo dovrebbero diventare strutturali almeno fino al 2025.
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Per incentivare ulteriormente la diffusione di questi interventi sarebbe prevista anche la conferma fino al 30 giugno 2027 dello sconto in fattura e della cessione del credito.
La data cerchiata in rosso sul calendario del Governo Draghi è il prossimo 30 aprile: entro quel giorno l’Esecutivo dovrà redigere la versione definitiva del Recovery Plan da trasmettere poi all’Unione Europea.
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