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Superbonus 110%, proroga in vista. Come cambierà agevolazione casa – The Italian Times


Il Pnrr sta prendendo forma in vista del termine ultimo per la presentazione alla Commissione europea fissato al 30 aprile 2021.

Il premier Draghi dovrebbe presentare il testo alle Camere il 26 e 27 aprile per poi spedirlo a Bruxelles. Nel Recovery Plan i progetti per la ripresa economica post Covid grazie ai 192 miliardi di prestiti e contributi a fondo perduto europei, con alcune importanti novità sul Superbonus al 110%.

Superbonus 110%, novità: agevolazione anche per le imprese e meno burocrazia

Le linee guida del Pnrr raccomandano la proroga a tutto il 2023 del Superbonus al 110%, misura introdotta con il decreto Rilancio nel 2020 che prevede un’agevolazione per gli interventi edilizi effettuati per rendere più efficienti e sicure le abitazioni private.

In discussione una semplificazione delle procedure e meno burocrazia per far partire con slancio il Superbonus al 110%, sfruttato da pochi a causa della sua complessità. Secondo i dati diffusi dall’Enea sinora sono stati 6.500 gli interventi, di questi solo 500 nei condomini, per un valore complessivo di 670 milioni di euro.

L’idea è quella di prorogare l’agevolazione a tutto il 2023 senza obbligo di percentuali minime di ultimazione lavori e di estendere il bonus anche alle attività di impresa. In cantiere anche una semplificazione delle procedure per la verifica della regolarità urbanistica degli edifici e delle singole unità immobiliari e regole diverse sul guadagno delle due classi di efficienza energetica per i centri storici.

Superbonus come cambia: potrebbe passare al 75% ma per tutti i lavori in casa

La revisione del Superbonus al 110% potrebbe passare anche per una semplificazione totale dei lavori edili grazie all’introduzione di un’aliquota unica al 75% per tutti i lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico che vada ad inglobare tutti i bonus casa: ecobonus, il Sismabonus, il bonus ristrutturazioni, il bonus facciate, il bonus verde, il bonus mobili, il bonus idrico e il bonus colonnine.

Da attuare anche una semplificazione delle procedure della cessione del credito, con le procedure delle banche o finanziarie troppo lente e complesse per scongiurare l’eventualità che si conceda credito a soggetti non aventi diritto al bonus.

In attesa di una proroga si ricorda che l’attuale scadenza è fissata al 30 giugno 2022, con sei mesi in più per i condomini che a tale data hanno effettuato almeno il 60% dei lavori.

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