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Superbonus 110, rincari dei materiali, ritardi: le opere pubbliche a rischio – Corriere Bergamo – Corriere della Sera

di Pietro Tosca

Dai led introvabili ai costi dell’energia elettrica. La preoccupazione dei sindaci. Già bloccato qualche cantiere. E all’orizzonte c’è l’incognita dei lavori legati ai fondi Pnrr

Led introvabili e dal prezzo moltiplicato, impianti di bitume spenti per il caro energia e asfaltature da rimandare, attese di mesi per avere i materiali richiesti e professionisti oberati per il Superbonus 110 che rinviano la consegna dei progetti. La primavera del 2022 avrebbe dovuto essere una sorta di rinascimento per le opere pubbliche degli enti locali e invece si sta trasformando in un percorso a ostacoli. Lo toccano con mano i sindaci che hanno difficoltà a chiudere i cantieri aperti e sono sempre più preoccupati per quelli da aprire dopo che, alla bolla dei rincari di energia e materiali edili, si è aggiunta l’incertezza della guerra in Ucraina. E, di conseguenza, i costi schizzano alle stelle, rendendo difficile fare previsioni da una settimana all’altra. Un mix che per i Comuni rischia di essere micidiale. Già si vedono i primi cantieri sospesi e le gare delle nuove opere iniziano a essere disertate. E all’orizzonte c’è un timore ancora più grandelegato ai fondi Pnrr. Quando i finanziamenti arriveranno, rischiano di non essere più sufficienti a coprire il costo degli interventi per i quali erano stati chiesti. Mentre a Bergamo città ancora non si segnalano problemi vistosi riguardanti cantieri in corso o programmati, nei comuni medio-grandi della provincia le difficoltà sono già tante.

Treviglio

«In queste condizioni — osserva il sindaco di Treviglio, Juri Imeri —, programmare diventa molto difficile. I progetti futuri rischiano di saltare e per quelli in corso si deve lottare per riuscire a gestirli». La giunta di Treviglio è stata costretta a sospendere due cantieri a un passo dall’ultimazione: il potenziamento di via Bezzecca, dove mancano le asfaltature, e il percorso rurale di via Pasturana, in attesa dell’illuminazione pubblica. «Il problema — osserva ancora Imeri — è legato ai materiali. I pali della luce di via Pasturana li abbiamo ordinati a novembre, ma non sono ancora arrivati». E il Comune di Treviglio è preoccupato anche per i prossimi appalti. «Stiamo facendo il computo — precisa Imeri — per realizzare il nuovo parcheggio di via Murena e i costi sono esplosi. Sono cifre folli rispetto a qualche mese fa. In settimana abbiamo dato il via libera al progetto di riqualificazione dello stadio Zanconti e avevamo previsto l’illuminazione a led, ma visti i rincari abbiamo inserito la possibilità di soluzioni alternative. Un’altra situazione che seguiamo con attenzione è l’appalto della messa a norma sismica della scuola Grossi che è appena stato pubblicato. Speriamo che le aziende partecipino al prezzo indicato anche perché i lavori devono cominciare il 15 maggio per concentrarsi d’estate, quando la scuola sarà chiusa».

Seriate

La penuria di materiali disponibili e il caro prezzi ha messo in difficoltà anche Seriate con i led. «Sono introvabili se non a un costo esagerato e ingiustificabile — dice il sindaco Cristian Vezzoli —. Al momento, quando si fulmina un lampione, utilizziamo una lampada alogena. Gli uffici tecnici registrano ormai sistematicamente gli aumenti. Siamo preoccupati per gli appalti da iniziare a giugno, anche se al momento, per fortuna, non abbiamo segnali negativi».

Dalmine

Anche Dalmine incontra problemi. «Abbiamo rischiato di rimanere con le asfaltature a metà perché — chiarisce il sindaco Francesco Bramani — le ditte che hanno gli impianti del bitume li spengono. Con il caro energia non hanno convenienza a lavorare ai prezzi fissati mesi fa. Per fortuna abbiamo risolto il problema. Un’altra difficoltà riguarda i ritardi nelle consegne da parte dei progettisti. Cosa che — per un ente pubblico che ha scadenze rigide per utilizzare i finanziamenti — può creare serie difficoltà. Sui cantieri vedremo la situazione dopo l’approvazione del bilancio, ma gli uffici stimano un aumento dei costi preventivati tra il 25-30%».

Caravaggio

Un’altra preoccupazione per i Comuni è che molti appalti per i lavori pubblici sono finanziati con contributi regionali o statali e, in caso di rialzi, la differenza rimane in carico all’ente locale. «Se facciamo un appalto al prezzario vigente — dice Claudio Bolandrini, sindaco di Caravaggio — rischiamo che nessuno si presenti. Se invece lo facciamo a prezzi correnti, rischiamo di non avere i soldi. A inizio anno, per la riqualificazione energetica delle scuole medie, ho chiesto un contributo Pnrr da 1,2 milioni. Non so ancora se il finanziamento arriverà, ma oggi, con il ferro che è aumentato del 100%, il cemento del 40%, l’energia non parliamone, per quel lavoro servono 2 milioni».

Romano

E Sebastian Nicoli, sindaco di Romano, aggiunge: «Come tutti i Comuni, stiamo lavorando per ottenere i contributi del Pnrr, ma se arriveranno ci chiediamo se riusciremo a spenderli. Stiamo cercando di calibrare i progetti conteggiando anche i rialzi dei costi, ma non è il solo problema. Il settore dell’edilizia è assorbito dal superbonus 110%. Ormai ci sono ditte che lavorano la domenica per spostare i ponteggi perché non hanno un giorno a disposizione e si tratta solo di ristrutturazioni. Mi chiedo cosa succederà quando dovranno partire i cantieri di 100 scuole tutte in una volta. Chi parteciperà alle gare e a quali condizioni?».

28 marzo 2022 (modifica il 28 marzo 2022 | 07:25)

Source: bergamo.corriere.it

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