Via libera alla proroga del superbonus 110% ma con scadenze diverse a seconda degli edifici interessati dai lavori. Il disegno di legge di bilancio 2022, approvato dal Consiglio dei ministri presieduto dal Premier Mario Draghi, è intervenuto sui bonus edilizi oggi in vigore prevedendo importanti novità. Vediamo quali.
Superbonus 100%: ecco quando scadrà
In primo luogo è stata decisa la proroga dal superbonus al 110%, la maxi agevolazione fiscale prevista per una serie di spese sostenute e documentate per alcuni lavori eseguiti sul proprio immobile. Nel dettaglio trattasi di interventi di risparmio energetico e di messa in sicurezza sismica. In particolare si potrà fruire del Superbonus 110% per i lavori di:
- isolamento termico sulle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo con tetto massimo detraibile di 60.000 euro per unità immobiliare
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti condominiali con impianti centralizzati a condensazione(classe A) o a pompa di calore (compresi impianti ibridi o geotermici), oppure con impianti di micro-cogenerazione, con tetto massimo detraibile di 30.000 per unità immobiliare.
Tutti i lavori però devono garantire un miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio ovvero, se non possibile, il conseguimento della classe energetica più alta da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica.
Ecco nel dettaglio tutte le nuove scadenze del superbonus al 110% come previsto dal disegno di legge.
Per gli interventi realizzati nei condomìni e negli edifici da 2 a 4 unità immobiliari, posseduti da un unico proprietario, il superbonus sarà prorogato, con aliquote decrescenti, fino al 31 dicembre 2025. Il decalage dell’aliquota della detrazione sarà nel dettaglio
– 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023;
– 70% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024;
– 65% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025.
Il superbonus per villette e edifici unifamiliari è stato prorogato dal 30 giugno 2022 al 31 dicembre 2022, ma con condizioni e requisiti diversi. In particolare chi al 30 settembre 2021 ha presentato la CILAS o ha richiesto il titolo abilitativo per la demolizione e ricostruzione, potrà usufruire del Superbonus 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2022. Chi invece ha presentato le pratiche dopo il 30 settembre 2021, potrà fruire del Superbonus 110% fino al 31 dicembre 2022, ma solo se realizza interventi su una abitazione principale e ha un Isee fino a 25mila euro.
Per chi presenta le pratiche dopo il 30 settembre 2021, ma ha un Isee superiore a 25mila euro, la scadenza resta al 30 giugno 2022. Il Superbonus per la realizzazione di impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica sugli edifici o sulle loro pertinenze sarà prorogato dal 31 dicembre 2021 fino al 30 giugno 2022. Il disegno di legge inoltre prevede che potranno usufruire del Superbonus 110%, per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023, gli edifici ex-Iacp e le cooperative di abitazione a proprietà indivisa che alla data del 30 giugno 2023 abbiano realizzato almeno il 60% dell’intervento complessivo.
I bonus edilizi: cosa è stato deciso
Ma non solo superbonus. Il disegno di legge di bilancio 2022 si sofferma anche sugli altri bonus edilizi oggi in vigore. In particolare si prevede la proroga al 2024 della detrazione Irpef al 50% per lavori di ristrutturazione edilizia con limite massimo di spesa di 96mila euro per unità immobiliare, così anche per l’ecobonus al 50 o 65% per interventi di risparmio energetico come l’installazione di pannelli solari e di finestre comprensive di infissi. Proroga al 2024 anche del bonus verde, la detrazione fiscale al 36% prevista pr chi sistema il verde di casa, balco e terrazzi.
Novità particolari invece per il bonus mobili, la detrazione fiscale al 50% prevista per l’acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un appartamento già oggetto di lavori di ristrutturazione. In tal caso, il bonus mobili sarà rimodulato e il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione, che nell’anno in corso era stato elevato a 16mila euro, scenderà a 5mila euro.
Infine il bonus facciate non sarà cancellato. Trattasi dell’agevolazione fiscale consistente in una detrazione d’imposta del 90% per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, compresi gli immobili strumentali. Ora si prevede che il bonus facciate sarà prorogato fino al 31 dicembre 2022, ma l’aliquota della detrazione scenderà dal 90% al 60%. Rimarranno in vigore le attuali regole per cui l’agevolazione si applica agli edifici che si trovano nelle zone A e B, individuate dal decreto ministeriale n. 1444/1968, o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali. Sono ammessi al beneficio esclusivamente gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi, compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna. Il bonus non spetta, invece, per gli interventi effettuati sulle facciate interne dell’edificio, se non visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico.
Si ricorda da ultimo che il disegno di legge di bilancio dovrà essere approvato dal parlamento entro la fine dell’anno per diventare ufficiale.
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