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Superbonus 110% senza ISEE? Le ultime novità in discussione in Legge di Bilancio 2022 – Money.it

Superbonus 110% e bonus facciate sono tra i protagonisti della discussione sulle agevolazioni in campo edilizio all’interno della Legge di Bilancio 2022. Al centro della discussione c’è il superamento del limite ISEE per le villette, ma anche la proroga del bonus facciate “pieno”, cioè con la detrazione del 90% e non ridotta al 60% come prospettato dalla bozza della manovra.

Sono 690 gli emendamenti segnalati e su cui la commissione Bilancio del Senato si dovrà pronunciare definitivamente nei prossimi quindici giorni. Le decisioni riguardanti l’edilizia hanno ripercussioni non solo sulle famiglie che fanno i lavori (in questo caso di riqualificazione energetica, di diminuzione del rischio sismico e rifacimento delle facciate) ma anche sui professionisti e sulle imprese che si occupano degli interventi.

Incentivi e agevolazioni fiscali che muovono milioni di euro, creano posti di lavoro e fanno risparmiare sui lavori in casa. Le scelte che si prenderanno in Legge di Bilancio avranno ripercussioni importanti: vediamo le proposte in gioco.

Superbonus 110% senza ISEE? Le ultime novità in discussione in Legge di Bilancio 2022

Si torna a parlare di superbonus 110% perché questa storia dell’ISEE per le unifamiliari, meglio note come villette, per chi non ha presentato la CILA entro il 30 settembre 2021 non sta avendo molto successo. A schierarsi insieme per modificare l’articolo 9 della Legge di Bilancio, quello dedicato appunto al superbonus 110%, è la maggioranza.

L’emendamento del Partito Democratico firmato dalla capigruppo a Palazzo Madama, Simona Malpezzi, e dall’ex viceministro all’Economia Antonio Misiani prevede la sostituzione del riferimento all’ISEE fino a 25mila euro con la possibilità di accedere al 110% se la CILA viene presentata entro il 30 marzo 2022, anche nei casi di demolizione o ricostruzione. In questi casi la proroga del superbonus ci sarebbe fino al 2025, con aliquota al 110% fino al 31 dicembre 2022, al 70% fino al 2024 e poi al 65% nel 2025.

Anche il Movimento 5 Stelle punta sulla cancellazione del tetto ISEE, ma la loro richiesta prevede anche il superamento del vincolo della CILA e con interventi di riqualificazione energetica o di messa in sicurezza che al 30 giugno abbiano raggiunto il 30% dello stato di avanzamento lavori.

Infine, la Lega chiede l’eliminazione di ogni riferimento all’ISEE e poter effettuare i lavori col 110% fino al 31 dicembre 2021.

Edilizia in Legge di Bilancio 2022: la discussione sul bonus facciate

La discussione non riguarda solo il superbonus 110%, ma anche il bonus facciate. Si tratta dell’agevolazione consistente nella detrazione del 90% delle spese sostenute per il rifacimento delle facciate di edifici esistenti senza alcun limite di spesa. Con la bozza della Legge di Bilancio 2022 si è voluto abbassare l’aliquota di detrazione al 60%, ma le forze politiche non sono molto d’accordo: è pur sempre il bonus edilizio più gettonato dell’ultimo anno.

Italia Viva ha chiesto di prorogare il bonus facciate anche per il prossimo triennio con la percentuale attualmente in vigore, quindi del 90%. Il Partito democratico chiede una proroga di almeno sei mesi per il bonus così com’è ora, così da consentire l’accesso all’agevolazione per la riqualificazione delle facciate degli edifici fino al 30 giugno 2022 usufruendo della detrazione del 90%.

La capogruppo al Senato di Forza Italia, Anna Maria Bernini invece ha chiesto che la detrazione del 90% del bonus facciate spetti anche per le spese sostenute entro il 2023, per poi far scendere l’aliquota al 70% per quelle del 2024 e del 65% per quelle sostenute nel 2025, ricalcando il modello del superbonus 110%.

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