Sono trascorsi 12 mesi dalla pubblicazione del Decreto
Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio) che
ha introdotto le nuove detrazioni fiscali del 110%
(superbonus). Dopo il completamento del quadro
normativo e 6.500
interpelli dopo dell’Agenzia delle Entrate, l’Enea ha
fatto il punto sugli interventi che effettivamente hanno avuto
accesso al bonus 110%.
Superbonus 110%: pochi interventi
In particolare, con i dati Enea aggiornati al
21 aprile 2021, sono appena 10.914 gli interventi
realizzati di cui:
Tipo di edificio | Interventi | Ammontare ammesso a detrazione di progetto |
Ammontare ammesso a detrazione realizzati |
Edificio condominiale | 1007 | 491.405.362,07 | 290.986.318,21 |
Edificio unifamiliare | 5947 | 520.745.871,17 | 389.920.636,12 |
Unità immobiliare indipendente | 3960 | 315.828.042,61 | 237.733.601,99 |
Dati da cui si evincono le difficoltà
riscontrate dal principale beneficiario per cui era stato
concepito il superbonus 110%, ovvero il
condominio.
Superbonus 110%: intervista ad Alfonso Cimino
Sull’argomento ho intervistato il Presidente dell’Ordine degli
Architetti di Agrigento, Alfonso Cimino, con il
quale abbiamo parlato di superbonus, PNRR e delle
possibili semplificazioni per rilanciare davvero una misura fiscale
straordinaria ma che al momento non sta dimostrando tutte le sue
grandi potenzialità.
Di seguito le domande e le risposte.
Domanda. La proroga del superbonus 110%
all’interno del PNRR non è arrivata ma è stato previsto un Decreto
Legge da pubblicare entro maggio che estenderà l’orizzonte
temporale e modificherà/semplificherà molti adempimenti. Qual
è il suo punto di vista?
Risposta. Come Ordine degli Architetti di
Agrigento, con diversi eventi formativi e convegni siamo stati fra
i primi a voler incentivare e promuovere queste misure per
molteplici aspetti. In primo luogo nel riqualificare i nostri
edifici ed i tessuti urbani, restituendo decoro, con la certezza di
rendere le nostre case più efficienti e sicure. Altro aspetto, da
non sottovalutare, è rilanciare l’economia che ne deriva. Rammento
a me stesso che in Sicilia, nonostante un grande patrimonio
artistico, culturale, architettonico, storico ed ambientale,
l’economia principale si basa sul settore edilizio. Questi
strumenti hanno ridato speranza di nuovi lavori ai nostri
professionisti, in un momento storico generale di grande crisi.
Personalmente vedo tantissimi colleghi impegnati ma pochi cantieri
aperti. Questo vorrà dire che il sistema non sta funzionando come
lo si voleva e su questo dobbiamo riflettere, evitando sia sprechi
di energia e sia illusioni. Sicuramente occorre semplificare le
procedure e fare in modo che la misura del superbonus del 110 % non
abbia una scadenza. Così come è necessario che non vi siano
scadenze per il bonus facciate al 90%, se vogliamo veramente
rilanciare la nostra economia e le nostre professioni.
Domanda. Il PNRR ha visto nella valutazione
della legittimità degli immobili una delle principali cause che
hanno bloccato e rallentato molti interventi. Secondo lei è questa
la problematica principale?
Risposta. Sicuramente il rispetto delle
norme deve essere una priorità nel nostro sistema democratico. Ma
gli abusi vanno repressi in tempo. Occorre valutare, anche, il tipo
di abuso che può essere superato e deve essere superato in breve
tempo. Non possiamo correre dietro a titoli autorizzativi dispersi
negli archivi comunali per sanare lo spostamento di una apertura.
La semplificazione deve anche passare da questi elementi che, a mio
avviso, rischiano di non far decollare gli incentivi statali,
lasciando gli edifici in uno stato di oblio e
deterioramento.
Domanda. Il nuovo Decreto Legge, sempre se ne
saranno confermati i contenuti, prevede che tutti gli interventi
relativi all’isolamento termico a cappotto che non prevedano una
modifica delle facciate e delle coperture siano considerati opere
di manutenzione ordinaria ai sensi dell’art. 3, comma 1, lettera
a), del DPR n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia). Crede che questo
servirà a velocizzare il processo?
Risposta. Gli interventi del superbonus o
bonus facciate, devono avere tempi certi e rapidi nella fase
amministrativa, altrimenti rischiamo di bloccare il sistema.
Occorre prevedere una norma o una circolare che ne preveda l’inizio
dei lavori con una semplice CILA.
Domanda. Viene anche prevista una modifica
dell’art. 119, comma 13-ter relativo alla valutazione dello stato
legittimo delle parti comuni, in cui viene specificato che
l’accertamento dei tecnici deve limitarsi solo alle porzioni di
parti comuni interessate dagli interventi e non tutte le parti
comuni. Viene anche aggiunto il comma 13-quater che prevede una
perizia giurata da parte dei tecnici per le pratiche di condono
ancora inesitate ma si lascia alle amministrazioni competenti la
possibilità di revoca delle agevolazioni eventualmente già erogate.
Qual è il suo giudizio?
Risposta. Gli uffici tecnici dei comuni
siciliani sono al collasso, mancanza di personale e con archivi
inaccessibili, per la grande parte. Occorre creare quel sistema di
sussidiarietà attraverso, gli Ordini professionali, voluto per
legge. I titoli autorizzativi anche in sanatoria devono avere tempi
certi e rapidi per utilizzare gli incentivi.
Domanda. In definitiva, come giudica il
superbonus? ritiene che le modifiche previste dal nuovo Decreto
Legge potranno incidere sensibilmente ad incrementare gli
interventi?
Risposta. Tutti gli incentivi sono tali
perché aiutano e di per sé sono ottimi investimenti statali per una
ricaduta sia in termini di rilancio economico che di lavoro ma,
attenzione, non pensiamo che tali strumenti non abbiano un minimo
di investimento da parte di imprese e privati. Inoltre, la macchina
amministrativa e burocratica deve seguire il passo dei
professionisti e non rallentare o bloccare.
Ringrazio l’Arch. Alfonso Cimino per il contributo e lascio come
sempre a voi ogni commento.
Source: lavoripubblici.it
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