Portato spesso sul banco degli imputati, almeno dal punto di
vista economico e fiscale, il Superbonus 110%,
sotto il profilo tecnico viene promosso a pieni voti. Ne parla
Cortexa, il progetto associativo di riferimento
per il Sistema a Cappotto in Italia, elencando i 5
motivi principali per cui questa misura rappresenta la più efficace
strada verso la transizione ecologica
dell’edilizia italiana.
Superbonus 110%: tutti i benefici del sistema a Cappotto e
della riqualificazione energetica
Come spiega Cortexa, l’unica energia veramente sostenibile è
quella che viene risparmiata. Esiste infatti una relazione
diretta tra edifici dall’involucro molto
disperdente e quantità di energia necessaria per
riscaldarli e raffrescarli, così come tra il consumo di
energia e l’inquinamento atmosferico. Basti pensare che il
40% dei consumi totali di energia sono dovuti alla
configurazione degli edifici.
Da questo punto di vista, l’utilizzo di fonti alternative o
rinnovabili modifica la tipologia di consumo ma non migliora gli
sprechi. L’unica strategia risolutiva consiste nell’eliminare
il problema alla radice: applicando il Sistema a
Cappotto si riducono in maniera definitiva il fabbisogno
energetico e le conseguenti emissioni inquinanti. Come evidenzia
Cortexa, incrementare l’efficienza energetica degli edifici è un
requisito imprescindibile per il raggiungimento degli obiettivi di
risparmio energetico e riduzione delle emissioni
fissati per il 2030 e 2050 e in questo ambito il Sistema a Cappotto
svolge un ruolo da protagonista.
Conseguenze per il clima del consumo di energia (litri di
gasolio o metri cubi di metano; situazione tedesca); emissione di
CO2 per m3 di edificio e per anno.
Superbonus 110%, gli impatti benefici sull’economia
Il Superbonus non è un costo, ma un investimento nella
crescita del Paese. Cortexa spiega che una spesa
di 9 miliardi di euro attiva nel sistema economico un
livello di produzione di più del doppio, contribuendo alla
formazione di poco più di 12 miliardi di PIL e coinvolgendo
almeno 153mila lavoratori del comparto.
Non solo: le abitazioni ad elevata efficienza
energetica, hanno un valore superiore e si vendono con più
facilità: gli immobili nelle classi di consumo da A a D
valgono in media il 12% in più rispetto agli
immobili energivori e registrano tempi di vendita del 18%
inferiori rispetto agli immobili in altre classi di
consumo.
Il Sistema a Cappotto e il Superbonus supportano la transizione
ecologica italiana
Cortexa richiama un’analisi condotta in Italia su cantieri
condominiali di efficientamento energetico realizzati con
Superbonus 110% e Sistema a Cappotto, evidenziando fortissimi
benefici anche a livello ambientale. In particolare, analizzando
gli interventi realizzati su 181 condomini e 7.322 unità
immobiliari, si riscontrano le seguenti evidenze:
- Abbattimento fabbisogno energetico medio: 53%
- Salti di classe energetica: 3
- Risparmio energetico medio: 46%
- Risparmio emissioni di CO2 medio: 51%
Il tema del risparmio energetico, considerato il difficile
momento storico che stiamo attraversando, con un inasprimento dei
problemi di dipendenza e povertà energetica,
diventa una leva strategica per il futuro del paese e non solo
dell’edilizia.
Sistema a Cappotto e benefici sulla salute
La riqualificazione energetica migliora le condizioni di salute
e la produttività dei cittadini: la pandemia ha dimostrato quanto
il comfort abitativo sia importante e impatti sulla nostra salute
fisica e mentale. In questo ambito, il Sistema a Cappotto svolge un
ruolo fondamentale, garantendo una temperatura costante
durante tutto l’anno e un clima interno
migliore, prevenendo problematiche alle vie respiratorie e
reazioni allergiche a muffe e condense. Naturalmente, questi
benefici si estendono inoltre a una riduzione delle spese sanitarie
dello Stato.
Sicurezza strutture: il ruolo del Superbonus 110%
Cortexa ricorda anche le condizioni del patrimonio edilizio
italiano esistente: obsoleto, energivoro e poco
sicuro. Di fatto, senza incentivi non vengono effettuati
interventi che invece sono più che mai necessari. Interventi
effettuati secondo rigorosi criteri di qualità possono contribuire
non solo al risparmio energetico e alla riduzione
dell’inquinamento, bensì anche alla sicurezza degli edifici e di
chi li abita.
Superbonus: una misura da stabilizzare, legandola a criteri di
qualità certi e verificabili
Cortexa si unisce così al coro degli addetti al settore,
lanciando un appello al Governo e ai ministri
competenti per la stabilizzazione del Superbonus
110%, prevedendo un controllo rigoroso della
qualità:
- dei materiali impiegati: nel caso dei Sistemi
a Capotto si deve trattare di kit dotati di certificazione ETA e
marcatura CE; - dei progettisti: non solo un sistema
sanzionatorio, ma anche una strategia di controllo della qualità
improntata alla formazione alla certificazione delle competenze
specifiche; - degli applicatori: in tema di applicazione del
Sistema a Cappotto, ad esempio, per garantire una maggiore qualità
sarebbe sufficiente richiedere che le competenze dell’applicatore
siano certificate secondo la norma UNI:11716 del 2018, fortemente
voluta da Cortexa. - dei risultati: gli interventi che conducono a
un risparmio maggiore devono godere di un incentivo maggiore.
Ribadisce il Consorzio che per raggiungere gli obiettivi di
riqualificazione, risparmio energetico e riduzione delle
emissioni è necessario quindi legare a concreti requisiti di
qualità e stabilizzare la misura del Superbonus, prevedendone la
validità a lungo termine per permettere alla
filiera di esprimere tutte le migliori qualità.
Source: lavoripubblici.it
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