«Ci preoccupano il depotenziamento del superbonus 110%, del bonus facciate e del bonus mobili che emerge dal disegno di legge di bilancio 2022 approvato dal Governo e soprattutto la mancata proroga dello sconto in fattura e della cessione dei crediti diversi dal 110%. Eventuali revisioni al ribasso di questi incentivi limiterebbero l’effetto anticiclico della misura stessa». Roberto Boschetto, presidente Confartigianato Imprese Padova e Veneto, non nasconde la sua inquietudine. «Proprio ora che il mercato riparte, i bonus edilizia sono le misure più utili per consolidare la ripresa delle attività produttive e dell’occupazione, soprattutto delle piccole imprese, e la riqualificazione del patrimonio edilizio in un’ottica di transizione green. Non si devono vanificare le aspettative e gli sforzi di imprese e consumatori che apprezzano e utilizzano questi strumenti. In questa fase così delicata della nostra economia, è infatti essenziale dare certezze agli imprenditori e ai cittadini nella programmazione degli interventi previsti». Confartigianato auspica un confronto con le forze politiche, sottolineando che con i bonus edilizi si gioca una parte consistente del recupero dei punti di Pil bruciati dal coronavirus. «Il moltiplicare dell’edilizia è altissimo – continua Boschetto – da cinque a sette volte l’investimento effettuato». Il mattone riguarda oltre 10mila imprese artigiane con 19. 300 addetti; trascina 82 comparti esterni e coinvolge anche mobili e verde che contano, rispettivamente, 600 imprese e 2. 300 addetti e 576 aziende con oltre 1. 000 addetti. —
e. sci
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