Dal superbonus 110% al bonus acquisti, una guida pratica per fare luce sulle agevolazioni fiscali in vigore nel 2021 sugli interventi edilizi.
Il Consiglio Nazionale del Notariato e le associazioni dei consumatori hanno presentato alla Camera un vademecum su tutti bonus vigenti per gli interventi di ristrutturazione.
Nell’ultimo anno sono stati, infatti, previsti una serie di bonus edilizi per incentivare lavori volti principalmente al miglioramento dell’efficienza energetica e alla riduzione del rischio sismico.
Con questa guida, desideriamo, quindi, riordinare le idee sulle varie agevolazioni attualmente in vigore: vediamo in dettaglio.
Quali sono i bonus edilizi?
Sulla base del vademecum elaborato dal Consiglio Nazionale del Notariato, vediamo insieme quali sono i principali bonus per gli interventi edilizi. A chi spettano e quali interventi comprendono?
Bonus edilizio
Sotto il nome di bonus edilizio, si fa riferimento a una serie di interventi, il cui scopo è:
- La manutenzione ordinaria su parti comuni di un edificio residenziale; o manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo, su parti comuni e su singole unità immobiliari residenziali;
- La realizzazione di box o posti auto pertinenziali anche a proprietà comune;
- La prevenzione del rischio di atti illeciti da parte di terzi (attraverso ad esempio il rafforzamento, la sostituzione o l’installazione di cancellate o recinzioni, apposizione o sostituzione di grate sulle finestre o di porte blindate);
- La rimozione delle barriere architettoniche, che vedono l’istallazione di ascensori e montacarichi.
Superbonus 110%
Può essere considerato il padre di tutti i bonus edilizi. Il superbonus prevede una detrazione del 110% da ripartire in 5 quote annuali per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022, per apportare interventi sismici o di efficienza energetica.
La grande novità di questo bonus consiste nella possibilità di fruire di un contributo anticipato, in alternativa alla detrazione. Ciò è possibile tramite lo sconto in fattura, praticato dal fornitore, o la cessione del credito, disposta in favore dei fornitori, di altri soggetti o degli istituti di credito.
Di recente, il governo ha prorogato questa misura incentivazionale. Leggi il nostro articolo per scoprire le ultime novità sul Superbonus 110%.
Possono usufruire del bonus: condomini, persone fisiche possedenti l’immobile oggetto di intervento, Case popolari (IACP), associazioni Onlus e associazioni sportive.
Gli interventi di efficientamento energetico si distinguono in interventi principali o trainanti e interventi aggiuntivi o trainati.
I primi prevedono, ad esempio, l’isolamento termico dell’edificio o la sostituzione degli impianti di climatizzazione, i secondi, la sostituzione degli infissi o l’istallazione di impianti fotovoltaici. È necessario che i lavori effettuati garantiscano il conseguimento della classe energetica più alta oppure il miglioramento di almeno due classi energetiche.
A questa macro categoria di agevolazioni fanno parte l’Ecobonus, che comprende tutti gli interventi di riqualificazione energetica (da non confondere con l’Ecobonus MISE per l’acquisto delle auto elettriche) e il Sismabonus per la riduzione del rischio sismico.
Bonus facciate 2021
Questo tipo di agevolazione offre una detrazione fiscale del 90% per lavori di recupero o restauro della facciata esterna degli edifici. Gli edifici in questione devono trovarsi nelle zone A e B illustrate nel decreto ministeriale n. 1444/1968 o in zone simili individuate nelle normative regionali o comunali.
Le spese devono essere sostenute entro la fine del 2021 ed effettuate tramite bonifico postale o bancario. Non sono previsti limiti di spesa.
Possono usufruirne tutti i contribuenti residenti e non in Italia, soggetti Irpef e Ires che possiedono l’immobile in questione.
I lavori detraibili comprendono ristrutturazione della facciata, tinteggiatura esterna o la sola pulitura. Gli spazi da restaurare devono essere visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico.
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Bonus acquisti
Il vademecum notarile riporta una sezione sul bonus acquisti. Gli incentivi fanno riferimento alle detrazioni per l’acquisto di immobili. Sono previsti:
- bonus acquisti su edifici ristrutturati a condizione che gli interventi di restauro siano l’impresa o la cooperativa edilizia a eseguirli, e che detti lavori riguardino l’intero fabbricato. L’acquisto o l’assegnazione dell’unità abitativa deve inoltre avvenire entro 18 mesi dalla data di termine dei lavori.
- bonus acquisti su box e posti auto, a condizione che le spese per la realizzazione siano comprovate e che il rapporto pertinenziale tra il posto auto acquistato e l’unità abitativa collegata sia anche comprovato da un atto. La data dell’atto deve essere antecedente alla presentazione della dichiarazione dei redditi per richiedere la detrazione.
- bonus acquisti su case antisismiche, il quale spetta ai comuni che si trovano in zone classificate a rischio sismico 1-2-3, per apportare interventi di riduzione del rischio, mediante demolizione e ricostruzione di interi edifici. Gli interventi devono essere eseguiti da imprese di costruzione e l’acquisto deve avvenire entro i 18 mesi dalla data di conclusione dei lavori.
A questi vorremmo aggiungere anche il bonus mobili 2021, che prevede una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+. L’agevolazione, tuttavia, spetta solo a chi ha iniziato i lavori a partire dal 1° gennaio 2020. Riguardo il 2021, il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione è elevato a 16.000 euro.
Il bonus comprende anche l’acquisto di mobili nuovi, come letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché materassi e apparecchi di illuminazione. Non sono compresi, invece, gli acquisti di porte o pavimentazioni o di altri oggetti di arredamento.
Quali sono i documenti da conservare?
Il vademecum notarile comprende anche un promemoria utile sui documenti da conservare. È bene ricordarsi sempre di conservare tutte le ricevute dei bonifici effettuati e le fatture o ricevute fiscali delle spese per la realizzazione dei lavori.
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