Il nuovo Superbonus 80% si rivolge al settore turismo: alberghi, hotel e numerose strutture ricettive italiane potranno infatti beneficiare di un credito d’imposta calcolato sulle spese effettuate per eseguire interventi di riqualificazione energetica e di messa in sicurezza degli immobili. Vediamo i dettagli della misura.
Il nuovo Superbonus per il turismo è stato confermato nel decreto di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: l’agevolazione prevede la possibilità di usufruire di un credito d’imposta pari all’80% dei costi sostenuti per effettuare interventi di riqualificazione energetica e di messa in sicurezza degli immobili.
Possono beneficiare dell’incentivo hotel, alberghi e molte altre categorie di strutture ricettive: vediamo come funziona la misura e chi può accedervi.
Superbonus 80% turismo: requisiti
Nel decreto di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è prevista l’introduzione del nuovo Superbonus 80% per il turismo. Possono usufruire del nuovo Superbonus 80% le seguenti strutture turistiche:
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- alberghi, hotel e agriturismi;
- stabilimenti termali;
- stabilimenti balneari;
- porti turistici;
- parchi tematici,
- fiere e congressi.
Di seguito, invece, le tipologie di interventi che consentono di accedere all’agevolazione:
- incremento dell’efficienza energetica e riqualificazione antisismica;
- eliminazione delle barriere architettoniche;
- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo;
- realizzazione di piscine termali;
- digitalizzazione.
Superbonus 80% turismo: cos’è
Il Superbonus 80% per il turismo è l’incentivo rivolto alle strutture che operano nel settore del turismo e che effettuano lavori di riqualificazione energetica e di messa in sicurezza degli edifici.
Il bonus è composto da due distinte agevolazioni: da un lato c’è un credito di imposta pari all’80% delle spese sostenute per la realizzazione dei suddetti interventi, dall’altro è possibile ricevere un contributo a fondo perduto.
Quest’ultimo, nel dettaglio, può assumere i seguenti importi:
- fino a 30 mila euro se la quota di spesa sostenuta è destinata per almeno il 15% alla digitalizzazione e all’innovazione tecnologica ed energetica;
- fino a 20 mila euro se la società è composta da donne o giovani under 35;
- fino ad ulteriori 10 mila euro se l’impresa si trova nel Sud Italia o nelle Isole (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).
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Source: i-dome.com
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