PADOVA – Sempre più richieste da parte dei clienti interessati a restaurare case e palazzi. Sempre più imprese nate apposta per sfruttare un momento storico così favorevole. Il settore edile vola – spinto dal vento del superbonus – ma leggendo gli ultimi dati padovani Roberto Boschetto non si limita a sorridere e festeggiare. Il presidente di Confartigianato alza la voce e lancia a tutti un avvertimento. «Attenzione alle frodi. Stanno nascendo tante nuove imprese ma bisogna sincerarsi che siano imprese capaci, in regola e trasparenti».
Il messaggio di Boschetto è chiaro: «Care famiglie, affidatevi a professionisti e non a nuove ditte irregolari o improvvisate. Il curriculum di un’azienda è importante. Da quanti anni opera? Come è strutturata? Troppe aziende nascono dall’oggi al domani mentre prima i titolari facevano tutt’altro. Sono aziende che magari durano due anni, succhiano tutto il possibile e poi chiudono. Ne ho parlato con il prefetto Grassi: c’è pure il rischio di infiltrazioni mafiose per sfruttare gli affari legati al superbonus». I consigli: «Farsi presentare una sorta di curriculum dalle aziende, fare accurate ricerche su internet e se possibile fare anche una ricerca in Camera di Commercio».
I NUMERI
Il Veneto è la Regione italiana che nell’ultimo anno ha utilizzato più di tutti il superbonus al 110% per i restauri. In provincia di Padova gli interventi sono stati oltre 2.600 per un totale di 351 milioni di euro e l’ultimo decreto del premier Draghi ha sbloccato altri 1.800 lavori. Un boom sotto gli occhi di tutti: ci sono quartieri dove quasi in ogni strada possiamo trovare un cantiere.
L’impennata del settore è fotografata anche dai dati delle aziende padovane strutturate (quelle con almeno un dipendente) iscritte ad Edilcassa. Costruttori, dipintori e posatori: oggi sono 966 e rispetto a due anni fa sono 69 in più con un aumento del 7%. I dipendenti sono 3.062, cresciuti di 315 unità in un biennio (+10%). È questo lo scenario in cui opera Roberto Boschetto invitando alla massima attenzione.
LE REGOLE
Il presidente di Confartigianato Padova parla tenendo in mano il testo del Decreto contro le frodi commesse sui bonus edilizi. Tornano le cessioni multiple del credito, ma limitate e vigilate. Gli affidamenti dei lavori, inoltre, devono interessare solo aziende che applicano il contratto collettivo nazionale del settore. «La nuova strada individuata dal governo – commenta Boschetto – rappresenta una scelta equilibrata anche per colpire le frodi che danneggiano tutti, a cominciare proprio dalle imprese del settore costruzioni. In particolare appoggiamo con convinzione l’introduzione dell’obbligo di rendere conto del contratto collettivo nazionale applicato dall’impresa affidataria dell’opera, se questa supera i 70 mila euro. Lo scopo deve essere quello di garantire sempre i migliori standard di sicurezza applicati nei luoghi di lavoro».
IL FENOMENO
In provincia di Padova le imprese del comparto casa sono 11.790, di cui 8.047 nell’edilizia, 2.641 nell’installazione di impianti e 1102 nel comparto legno. Gli addetti del settore sono 24.220: 14.183 nell’edilizia, 6.354 negli impianti, 3.683 nel comparto legno.
Il presidente di Confartigianato sta assistendo ad un pullulare quotidiano di nuovi cantieri. «Nel Padovano registriamo numeri molto importanti – spiega -. Il nuovo decreto sulla cessione del credito ha sbloccato 1.800 cantieri dopo che si era fermato tutto. Abbiamo perso 20 giorni ed entro giugno per le case singole dobbiamo aver fatto il 30 per cento del lavoro».
La priorità, però, ora è garantire la sicurezza: «L’edilizia artigiana è un settore che fa della sicurezza uno dei suoi punti di forza – insiste Boschetto – Quindi per noi c’è totale condivisione sulla necessità di incrementare la sicurezza nei luoghi di lavoro. Ma le regole devono essere rispettate da tutto il comparto».
Source: ilgazzettino.it
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