Dopo tre mesi di lavori, gli operai lasciano il cantiere e se ne vanno. Senza alcuna spiegazione. È successo in via Andrea Del Castagno, dove gli inquilini del civico 6 avevano avviato i lavori per il superbonus: tetto sismico più ristrutturazione delle facciate. Un’occasione da non perdere per una palazzina che aveva bisogno di una messa a nuovo. E così via ai lavori.
Viene trovata un’impresa edile, gli operai mattina e pomeriggio a montare impalcature. Parte la riverniciatura della facciata. Poi succede qualcosa. E poco prima di Natale, stop ai lavori. Gli operai non si fanno più vedere, gli inquilini cercano spiegazioni ma non sanno a chi chiederle. Viene allora contattato il direttore dei lavori, che ammette senza troppi giri di parole: sono finiti i soldi del superbonus a causa, oltre che dell’aumento dei prezzi delle materie prime, del blocco da parte del sistema finanziario della cessione dei crediti fiscali. Tutto questo, non solo a Firenze, ha generato la paradossale situazione di imprese edili ricche di detrazioni fiscali ma poveri della liquidità necessaria alla loro sopravvivenza. La conseguenza è che avendo meno liquidità le imprese hanno dovuto mandare a casa molti operai e i fornitori hanno cominciato a chiedere sempre più garanzie e meno crediti. Risultato: cantieri bloccati.
Proprio come in via Andrea del Castagno, dove una delle inquiline, Francesca Breschi, è stremata: «Sembra di essere intrappolati nelle nostre case, non possiamo uscire in terrazza, da sette mesi la nostra visuale sono impalcature e soltanto impalcature». Non solo: «Tre mesi fa gli operai, che erano ritornati sul cantiere per qualche giorno, hanno lasciato attrezzi e materiali nel bel mezzo del piazzale del nostro condominio, ostruendo perfino il passaggio, ogni volta che entro o esco di casa è un’odissea». Una situazione surreale, che va avanti da mesi, e perfino pericolosa: «A volte cascano pezzi di impalcatura per il vento». Fatto sta, che il cantiere per ora resta lì. Cosa fare? «Ci siamo rivolti a un avvocato, se la situazione non si sblocca parte una denuncia», dice Francesca.
Difficile però che il cantiere possa essere rimosso in tempi brevi: «L’unico modo per farlo, sarebbe quello di farlo a nostre spese, così altro al danno di non avere ottenuto il superbonus, ci sarebbe anche la beffa». Quello di via Andrea del Castagno, non è certo l’unico cantiere superbonus congelato. Come raccontato nei giorni scorsi dal Corriere Fiorentino, sono circa 200 quelli bloccati in città (sono migliaia quelli in Toscana).
Un tema sollevato anche da Luca D’Onofrio, presidente di Federconsumatori Toscana. «Decine di condomini si trovano a vivere con i cantieri bloccati nelle loro case. La strada migliore per risolvere la situazione è quello di avviare un contenzioso legale con l’impresa di costruzione che ha lasciato il cantiere a metà, col rischio però di tempi molto lunghi per rimuovere le impalcature».
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18 giugno 2022 | 12:06
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Source: corrierefiorentino.corriere.it
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