Non è tutto oro ciò che luccica e anche il tanto sbandierato Superbonus, che promette una detrazione del 110% per le spese di riqualificazione degli edifici presenta delle criticità. A evidenziarle è Barbara Puschiasis, presidente di Consumatori attivi, che ha stilato un vero e proprio elenco dei nodi della questione
SOGNO VS REALTÀ – Non tutte le spese degli interventi di riqualificazione rientrano nella detrazione e i tetti di spesa previsti per ogni intervento (trainante o trainato) limitano i costi ammissibili. Ad esempio, la sostituzione delle piastrelle di bagno o cucina non sono coperte dal Superbonus del 110%, mentre non più di € 50.000 possono essere coperti in caso di isolamento termico delle superfici opache su una casa indipendente.
OCCHIO ALLA TRUFFA – Affidare l’intera pratica ed esecuzione dei lavori a un general contractor è una soluzione che sgrava il committente dalla necessità di coordinare da solo gli interventi e l’iter per vedersi assegnato il 110%. Attenzione però che l’Agenzia delle Entrate ha escluso dal Superbonus le spese relative ai corrispettivi riconosciuti al General Contractor per l’attività di mero coordinamento e per lo sconto in fattura, non ritenendoli costi imputabili alla realizzazione dell’intervento. Inoltre in molti casi si è assistito a figuri che si sono spacciati per contractor, hanno richiesto un acconto al committente e poi sono spariti dai radar.
SPECULAZIONI IN AGGUATO – Dall’introduzione del Superbonus si è assistito a un aumento progressivo e vertiginoso dei prezzi di materie prime, attrezzature e manodopera, tutti sempre più introvabili. Basti pensare che il costo per il noleggio dei ponteggi ed il prezzo delle materie prime è raddoppiato negli ultimi mesi, mentre se fino a due anni fa il costo di un cappotto era di circa 40 euro a mq oggi si arriva anche a superare i 100 prime, attrezzature e manodopera sta producendo un cortocircuito: tante domande e poca offerta… ecco che arriva la speculazione!
FAVOLE – Con l’introduzione del Superbonus sono comparsi “quelli del tutto gratis”! Ben 5.000 aziende nate dal nulla solo nei primi mesi, che da subito hanno raccontato una favola a cui molti consumatori hanno creduto, cioè quella del “rifacimento della casa a zero spese”.
SABBIE MOBILI – Pratiche a rilento, uffici pubblici congestionati, banche sommerse dalla richieste di finanziamenti ponte mettono in dubbio la possibilità di accedere al 110%.
CONTROLLI – L’ Agenzia delle Entrate ha a disposizione 8 anni per verificare i documenti esibiti per usufruire del Superbonus. La sanzione in caso di eventuali omissioni o errori è la revoca del beneficio, con la restituzione dell’importo ricevuto, maggiorato di sanzioni e interessi fino al 200%. Le verifiche si focalizzeranno soprattutto sulla cessione del credito e sullo sconto in fattura. La conclusione, comunque non è drammatica. “Il Superbonus sta dando impulso al settore – sostiene Puschiasis -, ma per centrare l’obiettivo occorrono ancora diversi correttivi e un’intensificazione dei controlli per evitare storture e speculazioni a danno del cittadino.
Source: ilfriuli.it
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