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Superbonus al 110% le proroghe e gli stop, in arrivo misure antifrode. La legge di bilancio 2022 – Arezzo Notizie

Ancora la Legge di Bilancio non ha terminato tutto il suo iter, ma le questioni principali sono ormai delineate. E possono fare la differenza in un senso o nell’altro per imprese e famiglie. All’interno infatti ci sono novità importanti che cambiano i parametri del reddito di cittadinanza per il 2022, ci sono conferme, ma anche mancate proroghe per il 110% e gli altri bonus edilizi, ci sono misure che cambiano per la pensione, il cuneo fiscale e nuove normative antifrode.

Il tutto si inserisce in un contesto in cui il costo dell’energia e delle materie prime sta schizzando alle stelle. Quali ripercussioni ci saranno è preso per dirlo, ma intanto, grazie all’Ordine dei dottori commercialisti della provincia di Arezzo è possibile fare una panoramica sulle principali novità della Legge di Bilancio 2022.

Riduzione cuneo fiscale

Innanzitutto sono stati stanziati 8 miliardi nel 2022 e altrettanti nel 2023 per la riduzione del cuneo fiscale. Questo comporterà una probabile riduzione delle aliquote Irpef (forse le più elevate ovvero quelle delle fasce medie), inoltre ci potrebbe essere anche la riduzione o l’abolizione dell’Irap. Queste misure sono in divenire in base al dibattito parlamentare.

Reddito di cittadinanza

Da un lato si registra il mancato rinnovo dei contratti a tempo determinati per i 2.500 navigator che quindi perderanno il loro impiego, dall’altro ci sarà un rafforzamento del ruolo delle agenzie interinali e dei centri impiego come luoghi di ricerca del lavoro per chi percepisce il reddito di cittadinanza.

Per i cittadini che ne sono beneficiari, il reddito di cittadinanza viene tolto dopo 2 (e non più 3) proposte di lavoro rifiutate. La seconda proposta può prevedere un luogo di lavoro su tutto il territorio nazionale. Stop al reddito di cittadinanza anche se non ci si presenta mensilmente al centro per l’impiego per interlocuire con gli uffici.

Pensioni

C’è la conferma per il solo 2022 di Opzione Donna che prevede il pensionamento femminile con 35 anni di contributi e 58 anni di età (59 per le lavoratrici autonome) ,

Per il resto viene introdotta Quota 102 per il 2022: si va in pensione con 64 anni di età e 38 anni di contributi. Quest’ultima misura in divenire in base al confronto politico e con i sindacati.

Bonus 110%

La materia, già di per se complicata nella prima stesura, ha ulteriori sfaccettature negli anni successivi. C’è la proroga al 31/12/2023 per le case unifamiliari con nucleo Isee fino a 25.000 euro e lavori iniziati entro il 30/9/2021; c’è la proroga al 31/12/2023 per i condomini (poi decalage 2024 al 70% e 2025 al 65%); c’è la proroga al 31/12/2023 per le case popolari purché al 30/06/2022 abbiano svolto il 60% dei lavori; per tutti gli altri, la possibilità di usare il superbonus al 110% si ferma al 30.06.2022. E su questo vengono anche istituiti nuovi meccanismi antifrode che avrebbero valenza retroattiva.

Altri bonus edilizia ordinari

Il bonus facciate ottiene una proroga al 31.12.2022 ma con credito al 60% (invece che il 90% riconosciuto fino al 31.12.2021); l’ecobonus, il bonus ristrutturazioni e il bonus verde, in scadenza al 31 dicembre 2021, vengono prorogati per tre anni e quindi scadranno il 31 dicembre 2024. Proroga per tre anni, fino al 31 dicembre 2024, anche delle opzioni alternative alla fruizione diretta del credito, ossia cessione del credito e sconto in fattura per tutti bonus edilizi, cioè ecobonus, sismabonus, facciate, ristrutturazioni, colonnine di ricarica; il bonus mobili permane ma con spesa massima di euro 5.000 (erano 16.000).

Misure antifrode sui bonus edilizi

Il Governo sta predisponendo alcune misure anti-frode che diventano vincolanti da subito sia per lavori iniziati che da iniziare su tutti i bonus edilizi (energetico, ristrutturazione, sisma ecc.); non comprendono (sembra) i nuovi costi dei tecnici attestatori; a tutti coloro che intendono fruire della cessione del credito o dello sconto in fattura servirà essere in possesso di due documenti: l’asseverazione tecnica di congruità dei costi e il visto di conformità sulla documentazione.

Poi c’è un’ulteriore novita’: in caso di superbonus 110% il visto di conformità servirà anche se si porta l’agevolazione in dichiarazione dei redditi presentata tramite Caf o intermediario.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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