In arrivo un decreto PNRR con incentivi al Turismo: Superbonus 80% per le strutture ricettive e fondo perduto per innovazione e imprenditoria.
Un Superbonus alberghi all’80%, utilizzabile da tutte le strutture ricettive, anche agriturismi e stabilimenti balneari, fino al 2026. E’ una delle novità attese nell’ambito della sessione di Bilancio in corso, con ogni probabilità all’interno del cosiddetto decreto PNRR collegato al Recovery Plan. In base alle indiscrezioni di stampa, si tratta di un pacchetto di misure del valore complessivo di quasi 2 miliardi di euro, da investire nel turismo, con misure a far entrare in vigore prima di fine anno in base alla roadmap del PNRR. Il decreto interministeriale (Turismo e Transazione Ecologica) dovrebbe puntare anche ad una riduzione dei consumi di energia del 20% per le strutture turistiche-ricettive.
Superbonus Turismo 80%
Le prime anticipazioni sono state fornite nei giorni scorsi dal Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia:
a breve arriverà un decreto che punta a migliorare la qualità delle strutture ricettive: parliamo dell’80%, quindi un credito di imposta, con relativi finanziamenti garantiti a lungo termine, attorno ai 2 miliardi di euro. Questo piano ha un orizzonte temporale da qui al 2026 con l’obiettivo di innalzare la qualità delle strutture ricettive.
In arrivo, dunque, un credito d’imposta all’80% per alberghi, pensioni e agriturismi, terme e stabilimenti balneari, porti turistici e parchi tematici, fiere e congressi per lavori di riqualificazione energetica, antisismici e di eliminazione barriere architettoniche nonché per l’acquisto di alcune tipologie di arredi.
Il CFP sarebbe concesso nella misura massima di 200 mila euro (con un incremento del 10% per l’imprenditoria femminile), erogato in un’unica soluzione a fine lavori. Ci sarebbe anche una forma di retroattività, per cui sono agevolati lavori iniziati prima dell’entrata in vigore dell’atteso decreto se e non ancora conclusi, purché iniziati successivamente al primo febbraio 2020. E la possibilità di sconto fornitore o cessione del credito.
Contributi a fondo perduto alternativo
Le imprese del turismo potranno anche chiedere un contributo a fondo perduto fino a 40mila euro, elevabile:
- di ulteriori 30mila euro per interventi di digitalizzazione e innovazione sul 15% dell’investimento,
- di ulteriori 20mila euro per imprenditoria femminile e giovanile (under 35),
- di ulteriori 10mila euro per le imprese del Sud.
Stando alle anticipazioni, però, i due interventi (credito d’imposta e fondo perduto) non saranno però cumulabili ma alternativi.
Altre misure previste
- Creazione di una sezione speciale per le imprese del settore turistico nel Fondo di garanzia PMI: investimenti con garanzie per 2,7 miliardi di euro, il 40% alle imprese del Sud, il 30% a startup under 35 o femminili;
- nuovo fondo rotativo per il sostegno a imprese e investimenti nel turismo: garanzia sul 35% delle spese e dei costi ammissibili nel limite di 40 milioni sia per il 2022 e per il 2023 e 50 milioni per ciascuno degli anni successivi, il 50% degli interventi a riqualificazione energetica e innovazione digitale;
- per agenzie di viaggi e tour operator credito d’imposta digitalizzazione al 50% dei costi sostenuti fino a 25mila euro, anche per acquisto di siti e portali web, automatizzazione dei servizi di prenotazione e vendita di alloggi e pernottamenti.
Source: pmi.it
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