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Superbonus alberghi, l’incentivo per il turismo più sostenibile – La Repubblica

Turismo sostenibile per l’ambiente anche dal punto di vista delle strutture ricettive. Premiate con un credito d’imposta piuttosto consistente e un contributo a fondo perduto le imprese che investono nel settore del risparmio energetico e della digitalizzazione. Un’opportunità che riguarda tutto il comparto turistico, non solo il settore alberghiero vero e proprio, ma anche camping, agriturismo e stabilimenti balneari. Agevolati anche gli interventi nei parchi tematici. Le novità nel decreto Turismo, in corso di approvazione dal parte del governo, che contiene anche il “Superbonus alberghi” .

Bonus e contributi

Il nuovo Superbonus è un credito di imposta pari all’80% delle spese sostenute per la realizzazione di interventi di riqualificazione edilizia finalizzati innanzitutto al risparmio energetico, ma anche al consolidamento delle strutture e all’abbattimento delle barriere architettoniche. Il credito spetterà per le spese effettuate fino al 31 dicembre 2024. Saranno premiate le domande che arriveranno per prime dal momento che gli incentivi saranno erogati e fino ad esaurimento delle risorse stanziate per ciascuna annualità secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande. Al bonus fiscale si aggiungerà anche un contributo a fondo perduto destinato a premiare chi investe di più nel risparmio energetico.

Tutte le imprese interessate

Il credito d’imposta potrà essere utilizzato in compensazione oppure potrà essere ceduto. La nuova misura riguarda:

  • imprese alberghiere;
  • strutture che svolgono attività agrituristica;
  • strutture ricettive all’aria aperta;
  • stabilimenti balneari;
  • complessi termali;
  • porti turistici;
  • parchi tematici;
  • imprese del comparto fieristico e congressuale.

Una particolare attenzione va al settore termale, per il quale il bonus è previsto anche per la realizzazione di nuove piscine. Agevolato anche l’acquisto degli impianti necessari per favorire questa tipologia di turismo.

Gli interventi agevolati

Per quel che riguarda tutte le strutture, bonus e contributo sono riconosciuti in relazione alle spese sostenute per interventi di:

  • incremento dell’efficienza energetica;
  • riqualificazione antisismica;
  • eliminazione delle barriere architettoniche;
  • digitalizzazione dell’impresa.

Espressamente previsto dalle norme che gli interventi debbono comunque avere un limitato impatto ambientale.

Il contributo aggiuntivo per le imprese ecologicamente più virtuose

Per gli stessi interventi appena visti è anche riconosciuto un contributo a fondo perduto fino a 40.000 destinato a coprire le spese, che può essere richiesto a prescindere dal credito di imposta. Il contributo può salire di altri 30.000 euro quando l’intervento complessivo di riqualificazione prevede una quota di spese per l’innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energetica, e per la digitalizzazione, pari ad almeno il 15% dell’importo totale del progetto. Le strutture turistiche che si trovano in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia avranno inoltre diritto ad un ulteriore contributo di 10.000 euro che si aggiungerà agli altri.

Per le spese di riqualificazione in chiave sostenibile non coperte dalle somme erogate a fondo perduto sarà anche possibile usufruire del finanziamento a tasso agevolato del Fondo nazionale per l’efficienza energetica, a condizione che almeno il 50% dei costi sia destinato a questa tipologia di interventi.
 

Operativamente per poter richiedere il credito d’imposta e i contributi occorrerà attendere le norme attuative del ministero del Turismo, che dovranno essere emanate entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto.

Source: repubblica.it

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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