L’art. 121 del decreto Rilancio consente di optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura in alternativa alla detrazione fiscale a tutti i contribuenti, a prescindere dal fattao che abbiano o meno imposte da pagare. Come chiarito in fatti dall’Agenzia delle entrate con la circolare 24/2020, questa opportunità è riconosciuta anche a chi non ha sufficiente capienza nelle imposte, a patto di avere un reddito imponibile. E’ sufficiente, peraltro, anche il solo reddito della prima casa, perchè l’obbiettivo delle disposizioni è proprio quello di contentire anche a chi non paga le imposte non essendo tenuto a versarle per la tipologia dei redditi che in cassa (ad esempio redditi esenti) o perchè ha redditi troppo bassi, di usufruire comunque della detazione, che è rapporata alla spesa sostenuta, senza alcuna necessità di verificare che ci sia o meno capienza fiscale da parte del contribuente che richiede la detrazione tramite sconto in fattura o cessione del credito. Quindi nel primo caso se la moglie non ha sufficiente capienza nelle imposte può comunque optare per la cessione del credito, senza alcuna necessità di suddividere la spesa con gli altri familiari. Lo stesso per quel che riguarda il medico specializzando in quanto possiede la prima casa e comunque anche i contribuenti soggetti al regime forfettario possono esercitare questa opzione.
Source: repubblica.it
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