(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 13 mar – I
requisiti chiesti alle imprese per i lavori incentivati dai
bonus edilizi superiori a 516mila euro devono essere legati
alla natura delle opere da eseguire, cosi’ come accade nel
campo dei lavori pubblici. E’ la principale richiesta che
l’Autorita’ Anticorruzione ha avanzato al ministero
dell’Economia e all’Agenzia delle Entrate in una segnalazione
con cui chiede un intervento per chiarire al meglio
l’applicazione dell’obbligo di qualificazione Soa nei
cantieri agevolati dai bonus fiscali, a partire dal 110 per
cento. La richiesta dell’Anac e’ nata da una serie di
segnalazioni che evidenziano diverse criticita’
nell’applicazione dell’articolo 10 bis del decreto legge
21/2022 che dal primo gennaio 2023 impone l’obbligo di
attestazione Soa per le imprese chiamate a eseguire lavori di
riqualificazione incentivati con bonus fiscali (superbonus
110%, sismabonus, fotovoltaico, ecc.). L’Autorita’ ha
segnalato all’Agenzia delle Entrate e al ministero
dell’Economia la necessita’ di fornire indicazioni piu’
stringenti per evitare il rischio di frodi e favorire
l’adozione di comportamenti uniformi da parte
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