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Superbonus, anche Confindustria lo elogia. M5S a Draghi: “Ora avanti sulle rinnovabili” – TeleAmbiente TV

La bontà del Superbonus 110% viene riconosciuta da tutte le parti, mentre i 5 Stelle chiedono al Governo di tramutare le parole in fatti.

È stato criticato a causa delle truffe su tutti i bonus edilizi, ma il Superbonus 110% alla fine piace a tutti. Non solo perché le frodi effettivamente correlate sono una minima parte del totale, ma anche perché ha permesso di migliorare l’efficienza energetica delle case degli italiani e di rilanciare un intero settore. Lo conferma anche Confindustria, nelle parole di Emanuele Orsini. “Il Superbonus 100% è una misura essenziale per la ripartenza. I nuovi massimali unitari fissati dal Ministro Cingolani vanno nella giusta direzione. È quindi importante che tutti contribuiscano al successo di questo strumento accettando il credito d’imposta delle imprese” – ha spiegato il vicepresidente di Confindustria per Credito, Finanza e Fisco – “Le frodi si combattono incoraggiando i cittadini a usare imprese qualificate così come avviene negli appalti pubblici“.

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All’interno della maggioranza, è senza dubbio il Movimento 5 Stelle la forza politica che più si è spesa per istituire, e poi rilanciare, il Superbonus. Ora alcuni senatori M5S (membri della commissione Industria, Commercio, Turismo) chiedono un nuovo cambio di passo al Governo e polemizzano con Ettore Rosato e Italia Viva. “Lui bofonchia di trivelle solo per il gusto di andare contro il Movimento 5 Stelle, mentre il premier Draghi che i suoi soci osannano ci spiega con grande efficacia la necessità di un nuovo modello energetico fondato sulle rinnovabili. Che sono, sempre secondo il presidente del Consiglio, l’unica via concreta nel medio periodo per poter ridurre i costi di famiglie e imprese” – spiegano Gianni Girotto, Cristiano Anastasi, Marco Croatti, Gabriele Lanzi e Sergio Vaccaro – “Siamo convinti che si debba procedere rapidamente a un intervento su autorizzazioni e procedure più semplificate per i cittadini. Rosato dovrebbe sapere che il calo della produzione interna di gas è iniziato nei primi anni ’90 a causa dei costi sempre crescenti, non con il Conte II. Se abbandonasse per un attimo la demagogia, potrebbe magari contribuire all’accelerata verso un nuovo modello energetico, che abbiamo iniziato a congegnare con misure come il Superbonus 110% e le comunità energetiche, e non guardando al secolo passato“.

Source: teleambiente.it

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