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Superbonus azzoppato da 11 modifiche in 18 mesi – ItaliaOggi.it – Italia Oggi

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E undici. La modifica al superbonus introdotta con la legge di bilancio 2022 è la undicesima modifica in un anno e mezzo di vigenza dell’agevolazione per il risparmio energetico. Segno evidente che la versione originaria non era ben congegnata. Ma anche ennesima riprova di un legislatore incapace di prevedere le conseguenze dei propri atti. Si buttano lì le norme, tanto per vedere l’effetto che fa, poi a cambiarle si fa sempre in tempo. Ma il work in progress, su riforme di questa portata, ha conseguenze devastanti sul tessuto produttivo e professionale del paese, travolti da una pioggia torrenziale di norme che ha creato più problemi che benefici.

Il settore edilizio è stato infatti inghiottito da un vero e proprio tsunami che ha provocato l’esplosione dei costi di beni e servizi, la difficoltà a trovare materiali e manodopera, il dilagare di frodi e di lavori inutilmente sovradimensionati (tanto, paga Pantalone). Ma non c’è solo questo aspetto, più volte denunciato su queste colonne. Ci sono anche le grosse difficoltà interpretative non solo dei professionisti e degli operatori del settore, ma della stessa Agenzia delle entrate, che più volte ha dovuto rettificare posizioni prese in precedenza, in alcuni casi perché le norme erano cambiate, in altri perché ci si è resi conto di aver preso un granchio. Ma non solo. I frequentissimi cambiamenti normativi aprono in continuazione sempre più buchi interpretativi che non si fa in tempo a chiudere, lasciando così i contribuenti in balìa di sé stessi. Con il rischio che prendano posizioni che, con il senno di poi, potrebbero essere considerate non condivisibili e dar luogo ad accertamenti e a sanzioni. Per esempio, dopo il decreto antifrodi si possono portare in detrazione anche dai bonus ordinari costi relativi all’attestazione delle spese e al visto di conformità? Oppure, nelle zone in cui non è presente il Gse (Gestore dei servizi energetici) è possibile cedere l’energia elettrica autoprodotta ad altri gestori? Per non parlare dei problemi della detraibilità delle spese per assistenza, consulenza, progettazione ecc., perché significherebbe addentrarsi in un ginepraio. O, peggio ancora, dei costi ammissibili, un tema sul quale ogni risposta rischia di essere opinabile.

Stando così le cose, pur essendo certamente fondato il timore che da una normativa così generosa, ma anche così pasticciata, possano emergere frequenti casi di frodi, sarà però necessario gestire con molto equilibrio il tema dei controlli e delle relative sanzioni cominciando, per esempio, ad applicare in modo sistematico l’articolo 10 dello Statuto dei contribuenti che prevede l’eliminazione delle sanzioni in presenza di obiettive condizioni di incertezza sulla portata e sull’ambito di applicazione della norma tributaria. Altrimenti, è come sparare sulla Croce rossa.

Source: italiaoggi.it

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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