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SUPERBONUS BLOCCATO DA UN’INQUILINA, IL TRIBUNALE DECIDE IL 17 MARZO – ReteAbruzzo.com


Si deciderà il prossimo 17 marzo se la donna che rischia di far saltare i lavori del Superbonus 110 deve lasciare o meno il suo appartamento nell’edificio di via Avezzano. Il tribunale infatti ha fissato la data indicando nella metà di marzo la prima udienza disponibile per discutere il ricorso d’urgenza proposto dalla donna dopo che il giudice di primo grado le aveva dato torto ordinandole di lasciare la casa entro 30 giorni per consentire l’avvio dei lavori.
“Le mie condizioni di salute non mi permettono di spostarmi. Ci sono i certificati medici e io da qui non mi muovo”, afferma con decisione la donna. “È vero che avevo dato inizialmente il mio assenso. Ma ho depositato un atto di revoca per le gravi condizioni di salute di cui sono affetta che si sono aggravate nell’ultimo periodo”, insiste la donna. “Inizialmente avevo trovato un appartamento in via Postiglione. Poi ho scoperto che era stato affittato ad altre persone. Ho chiesto aiuto ma nessuno si è mosso per tempo. Solo a settembre, dopo il delicato intervento che ho subito, mi hanno trovato un’abitazione a pochi metri da casa. In questo momento non sono in condizioni di spostarmi nemmeno di un centimetro proprio per le cure che sto seguendo. Per questo mi sono opposta all’ordinanza del giudice e lotterò fino alla fine”. Non la pensano allo stesso modo gli altri condomini che rischiano di veder sfumare la messa in sicurezza dell’edificio che dai rilievi e controlli effettuati è risultato a rischio crollo. In attesa dell’esito del ricorso, l’avvocato Paola Fiorino, che difende gli interessi della donna, specifica che, oltre al sostegno verbale, garanzie di aiuti concreti non sono arrivate. “Bisognerà richiedere una perizia di parte sul fabbricato per determinare la pericolosità dello stesso”, sottolinea il legale. La perizia redatta originariamente pone il fabbricato in classe G, con cemento di scarsa qualità e strutturalmente fragile, tanto da indicare nella demolizione e successiva ricostruzione l’unico modo per mettere in sicurezza l’edificio.

Source: reteabruzzo.com

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