Il percorso per ottenere il superbonus non è agevole, e se vogliamo è anche comprensibile visto l’impegno di spesa per le finanze pubbliche. Alle regole già complicate in origine per ottenere il contributo statale si sono aggiunti negli ultimi mesi da un lato le nuove tempistiche per ottenere i vari bonus e nuove norme che regolano la cessione del credito all’impresa (il cosiddetto sconto in fattura) o a una banca, mentre il caro materiali sta mettendo a rischio molte operazioni in corso e ancor più quelle future. Il nuovo quadro normativo ci ha portato ad aggiornare la guida sui bonus edilizi «Risparmiare sulle tasse. Le novità su cessione e controlli», curata da Massimo Fracaro e Nicola Saldutti. La guida sarà disponibile gratuitamente in edicola (e in formato digitale per gli abbonati) da domani 4 aprile.
Bonus anche per l’abbattimento delle barriere architettoniche
È stato introdotto, solo per il 2022, un nuovo bonus relativo all’abbattimento delle barriere architettoniche che dà diritto a un’agevolazione del 75% in cinque anni su un tetto di 50 mila euro per le case indipendenti, di 40 mila per le case nei condomini fino a 8 unità e di 30 mila per i condomini più grandi.
La cessione del credito: che cosa cambia
Per quanto riguarda le cessioni del credito: se il committente cede il credito a un soggetto (di norma una banca ma potrebbe essere in teoria chiunque) questi potrà cedere il credito solo a una società vigilata (banca, assicurazione, finanziaria iscritta all’albo) e questa a sua volta potrà effettuare una sola cessione a un’altra società vigilata e qui comunque la catena si interrompe. Schema simile se il committente opta per lo sconto in fattura dall’impresa che effettua i lavori. Questa potrà cedere solo a un soggetto vigilato e questi a un altro soggetto vigilato, poi basta.
Più esteso l’obbligo del visto di conformità
Si amplia l’obbligo del visto di conformità, cioè l’attestazione di un professionista abilitato sull’esecuzione a regola d’arte (e con spese congrue) di tutte le opere. Nel superbonus 110% ora è obbligatorio non solo se si cede il credito (lo era anche prima) ma anche se si chiedono direttamente i soldi al Fisco; si è esentati solo se si presenta la dichiarazione dei redditi precompilata o se la dichiarazione è compilata dal sostituto di imposta. Il visto è obbligatorio senza eccezioni per il superbonus legato al consolidamento antisismico e per il bonus facciate (ammesso che con le nuove regole ci sia qualcuno che lo faccia ancora) e diventa obbligatorio (prima non lo era) per la cessione del credito nell’ecobonus, nel bonus barriere architettoniche e per il bonus ristrutturazione, a meno che non riguardi lavori che si possono compiere senza autorizzazione comunale o siano di importo inferiore a 10 mila euro.
Le stime sui costi complessivi dei lavori e i finanziamenti delle banche
Ma come fare i conti? In primo luogo, una volta ottenuto il preventivo per i lavori coperti dal superbonus, è necessario assicurarsi che il prezzo prospettato non sarà sottoposto a revisione e non è detto che in questa fase di emergenza economica sia possibile ottenere questa certezza. Bisogna poi essere sicuri che i costi rispettino entrambi i limiti di legge. Ad esempio il cappotto termico in un condominio di 20 alloggi può costare al massimo 680 mila euro, ma il materiale a sua volta ha un costo massimo e se si sfora sul costo del secondo l’eccesso di spesa non si può recuperare anche se il costo totale è sotto i 680 mila euro. Inoltre bisogna assicurarsi di quanto si otterrà con la cessione del credito, e con i tassi in salita è difficile conoscere oggi le condizioni che saranno praticate tra mesi. E allo stesso modo, se come avviene di norma, si chiede un prestito per pagare l’impresa prima di ricevere i soldi della cessione bisognerebbe conoscere il tasso del finanziamento.
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