I vantaggi del Superbonus passano attraverso la comprensione e l’applicazione di regole complesse. Ma a questo pensa il General Contractor. Il suo ruolo.
Il General Contractor è una particolare figura professionale di origine anglosassone, che è disciplinata in Italia da alcuni decenni. Oggi assume particolare rilevo in tema di agevolazioni edilizie e Superbonus.
In materia di interventi di riqualificazione energetica e benefici concessi a coloro che si avvalgono di agevolazioni quali il Superbonus e il Sismabonus, assume rilievo la figura del cd. General Contractor.
Molti potrebbero domandarsi chi è esattamente e a che cosa serve nel quadro dei bonus varati dal Governo in questi anni. Scopriamolo di seguito, facendo luce su questa figura professionale, sulle sue competenze ed origini. I dettagli.
Superbonus: la complessità delle norme e la finalità dell’appaltatore generale
I bonus nel campo dell’edilizia sono caratterizzati da moltissime regole e norme, creando non pochi grattacapi ai committenti. Insomma la gestione di un appalto d’opera edile, a cominciare dall’accordo contrattuale fino al collaudo ed anche oltre, si suddivide in un iter spesso molto intricato e formato da adempimenti concatenati che richiedono specifiche competenze.
Sono coinvolte varie figure quali architetti e ingegneri, ma anche consulenti legali e fiscali al fine di potersi giovare delle agevolazioni in gioco. Chiaro dunque che i committenti, se non ferrati in questi ambiti, si trovano in una vera e propria ‘giungla’ di problematiche e questioni pratiche, dalla quale non si può uscire se non grazie ad un General Contractor – detto anche Appaltatore Generale.
Nessun dubbio a riguardo: proprio al fine di alleggerire le difficoltà e le responsabilità per il committente e per ottimizzare tutti gli iter di costruzione e ristrutturazione è stata ideata la figura appena citata. In caso di Superbonus, il General Contractor assume un ruolo chiave.
General Contractor: chi è
Chiarire la funzione di un General Contractor non è così complicato. Egli è:
- una persona fisica o una società individuata dal committente finale;
- unico referente e coordinatore dell’intero processo di realizzazione dell’opera;
- un esperto che affianca alle competenze tradizionali, correlate strettamente allo svolgimento dei lavori, anche competenze differenti e multidisciplinari (ad es. quelle di tipo economico-finanziario).
Chiaro che grazie a questa figura, le responsabilità del committente si riducono sensibilmente. In altre parole, il General Contractor è un realizzatore globale dell’opera, organizzato in maniera tale da assicurare al committente la realizzazione del lavoro – occupandosi sia della progettazione che della esecuzione dell’opera.
Le origini del General Contractor si fanno risalire al mondo anglosassone e al settore degli appalti pubblici. In Italia la figura in oggetto è presente da circa un ventennio ed è stata regolamentata da vari provvedimenti normativi. In particolare spicca la sua inclusione nel Codice dei Contratti Pubblici.
Il General Contractor nel settore privato
A differenza del settore pubblico, in Italia nell’ambito privato non abbiamo una vera e propria disciplina ad hoc. Tuttavia possiamo affermare che il contraente generale è di solito un costruttore di opere. Egli può compiere l’opera ad esso affidata, eseguendo a favore del proprio committente i servizi correlati (ad es. progettazione). Questi ultimi sono obbligatori per il completamento dell’opera stessa.
Il General Contractor o “appaltatore generale” è dunque la figura cui il contribuente dà in appalto, dalla progettazione alla realizzazione, la pratica del Superbonus. Per farlo si serve di un contratto di mandato senza rappresentanza.
In altre parole si tratta di un soggetto, persona fisica o società giuridica, scelta dal committente finale per facilitare l’esecuzione di tutti i processi di costruzione. Coloro che sono interessati a fruire dei vantaggi della complessa normativa del Superbonus ben comprenderanno dunque l’utilità del General Contractor.
I committenti vogliono anzitutto garanzia e chiedono di potersi orientare nel pieno rispetto delle regole: solo un ‘appaltatore generale’ può garantire un alto grado di organizzazione e coordinamento.
I vantaggi della scelta del General Contractor
Riassumiamo ora i vantaggi che, in tema di bonus edilizi e Superbonus, comporta la scelta del General Contractor:
- l’utente potrà sottoscrivere un solo contratto, con il beneficio della riduzione del numero di fatture da pagare e da gestire nella detrazione fiscale;
- il General Contractor fornirà competenze sia progettuali che tecniche;
- la figura in oggetto sarà in grado di risolvere le eventuali problematiche emerse, senza scaricare le responsabilità ad altri soggetti (ad es. al direttore lavori);
- altro dettaglio non irrilevante è che il General Contractor è di solito dotato di una polizza su progettazione, su tutti i lavori eseguiti e su tutte le forniture acquistate. Ciò proteggerà il cliente nelle fasi della ristrutturazione.
Non solo. Il General Contractor sarà un valido supporto anche dopo la ristrutturazione immobile, in quanto potrà semplificare la fase di manutenzione degli impianti successiva e tutto ciò che attiene alle dichiarazioni di conformità.
Sul fronte delle uscite economiche, il General Contractor paga direttamente imprese e professionisti per i lavori legati al Superbonus, e di seguito fattura al cliente l’intera prestazione. Nella fattura emessa al fine di ri-addebitare al contribuente le spese legate ai vari servizi professionali, dovranno essere descritti in modo preciso i servizi resi e i soggetti che hanno compiuto la prestazione.
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