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Calmierare il prezzo delle bollette e del carburante è lo scopo primario del decreto Taglia prezzi appena approvato dal Governo. Tuttavia, al suo interno, sono state inserite alcune novità che riguardano il Superbonus 110. Si tratta, in particolare, dell’obbligo della certificazione SOA, rilasciata alle imprese che partecipano alle gare pubbliche di appalto e subappalto.
Le novità riguardano anche i dipendenti delle imprese di costruzioni: al fine di garantire il rispetto delle norme edilizie, per lavori sopra ad un certo importo, la ditta dovrà applicare i CCNL nazionali.
Insieme alle novità queste già citate, sono ulteriori proroghe alla validità di Scia, permessi abitativi e occupazione del suolo pubblico e l’estensione delle aree idonee per il montaggio dei pannelli fotovoltaici.
In questa guida vi spieghiamo cosa cambia e date da tenere a mente sui requisiti di accesso al bonus 110.
Certificazione Soa, quando scatta l’obbligo e per chi
Niente più Superbonus 110 alle imprese che non rispettano le nuove indicazioni circa l’attestazione Soa, che consente di partecipare a gare d’appalto e subappalti pubbliche con importo a base d’asta superiore a 150mila euro. Dal 1° gennaio al 30 luglio 2023 ci sarà una fase transitoria, invece, a partire dal 1° luglio 2023 potranno svolgere i lavori incentivati con il Superbonus (e le altre agevolazioni previste dallo Stato) soltanto le imprese in possesso dell’attestazione Soa al momento della sottoscrizione del contratto di appalto o subappalto.
Il motivo di questa nuova disposizione? Porre un freno al fenomeno, purtroppo assai diffuso, delle imprese “improvvisate” che cavalcano l’onda delle agevolazioni statali pur non avendo esperienza e strumenti idonei.
La norma è stata accolta con molti commenti positivi, fuori dal coro Confartigianato, Cna e Casartigiani che si dichiarano del tutto contrari sottolineando in un comunicato che: “E’ iniziata la corsa alla ricerca di imprese in possesso di una qualunque delle attestazioni SOA che, peraltro, non rappresenta garanzia assoluta di qualificazione di un’impresa. Forse l’intenzione non dichiarata di chi ha promosso la norma è quella di introdurre una barriera di accesso alle opere di valore più elevato in favore di un piccolo numero di imprese certificate SOA (complessivamente 23.000, di cui solo circa 17.000 per le categorie interessate), a scapito delle quasi 500.000 imprese operanti nel comparto delle costruzioni, che costituiscono la vera ossatura del settore e rappresentano la prima risposta alle istanze dei cittadini”.
CCNL e sicurezza sul lavoro
Tra le novità di maggior rilievo c’è l’obbligo di adeguamento ai CCNL in materia di edilizia per le imprese incaricate di opere d’importo superiore ai 70.000 euro. Tale imposizione vuole tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori facendo rispettare le norme di prevenzione nei cantieri stabilite a livello nazionale.
Le imprese che non si adeguano non potranno prendere in carico nessuno dei lavori che danno diritto alle agevolazioni statali (Superbonus, Ecobonus, Sismabonus) in quanto la regola si applica ai lavori di costruzione, manutenzione, risanamento, ristrutturazione, smantellamento e trasformazione edilizia.
Quindi, a partire dal 27 maggio 2022, le imprese costruttrici dovranno indicare il CCNL applicato sia nell’atto di affidamento dei lavori che nelle fatture emesse.
Pannelli fotovoltaici
Obiettivo primario del decreto Taglia prezzi è favorire le misure che possano ridurre il costo delle bollette e, quindi, implementare le energie rinnovabili. Per questo prevede l’estensione delle aree idonee all’installazione dei pannelli fotovoltaici.
Sono considerate come tali:
- le aree agricole a non più di 500 metri da zone industriali o commerciali;
- le aree all’interno di impianti e stabilimenti industriali;
- le aree entro i 300 metri dalle autostrade.
Proroga Scia e autorizzazioni paesaggistiche
Non solo fotovoltaico e autorizzazione SOA, il decreto appena in vigore estende la durata delle autorizzazioni richiesta alla Pubblica amministrazione per un altro anno. Questo vale per i permessi rilasciati entro il 31 dicembre 2022, che resteranno validi per tutto il 2023.
Oggetto della proroga sono:
- i permessi di costruire;
- la SCIA (Segnalazione Certificata Inizio Attività);
- le autorizzazioni paesaggistiche e ambientali.
Dehors, permessi prorogati per tutta l’estate
Oltre alle autorizzazioni già viste, la proroga riguarda anche la concessione dei permessi per l’occupazione del suolo pubblico. Come nell’estate precedente, anche per quest’anno ristoranti, locali e bar potranno derogare ai normali vincoli riguardo posti a sedere e dehors.
Per chi fosse già in possesso dell’autorizzazione, basterà pagare un canone unico per ottenere la proroga fino al 30 settembre 2022. Invece, per chi avesse bisogno di una concessione ex novo, a partire dal 1° luglio sarà aperto un canale semplificato presso lo Sportello Unico. La richiesta si potrà effettuare anche in via telematica indicando l’attività svolta e allegando la planimetria.
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Source: infobuildenergia.it
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